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Magic in gita sulle montagne russe

Creato il 29 gennaio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

La città di Orlando, patria del divertimento e della celeberrima Disneyland, è una città ricca di attrazioni e di grandi distrazioni; oggi chi guarda le partite degli Orlando Magic in tv, oltre a non capirci nulla sul loro andamento prestazionale, inizia a pensare che forse gli uomini di Van Gundy hanno fatto troppi giri sulle montagne russe, con il risultato di ripetere anche sul parquet quei movimenti.

La gita al lunapark, per i Magic sembra essere iniziata il 18 Gennaio: all’Amway Arena arrivano gli spigolosi San Antonio Spurs con Orlando che ha una striscia aperta di 5W (vincendo tutte e tre le partite del tour ad Ovest contro Sacramento, Portland e Golden State, più la vittoria al Madison contro New York e l’agevole match in casa contro Charlotte). Un pò a sorpresa gli Spurs di Duncan e soci sbancano la casa dei Magic, all’overtime in una partita tiratissima, con Orlando che si firà vincendo in casa contro i Lakers di 12.

Qui però iniziano i trick più estremi: il 23 c’è la famosa partita al Boston Garden (persa da Orlando) e il record negativo della franchigia della Florida con 56 punti realizzati nell’intera gara. Il giorno dopo la truppa di Van Gundy si reca ad Indianapolis (contro i forti Pacers) e vincono. Due giorni dopo ricevono in casa Boston e perdono ancora, facendosi rimontare 21 punti di vantaggio all’intervallo segnandone solamente 8 nell’ultimo quarto!
Dulcis in fundo il 27 Orlando affronta i debolissimi New Orleans Hornets perdendo di 26.

Magic in gita sulle montagne russe
Le sirene di mercato che riguardano Dwight Howard (con le famose wish list a cui giorno dopo giorno si aggiungono nuove squadre) più che destabilizzare le prestazioni di Superman, hanno l’effetto di destabilizzare le delicate geometrie all’interno dello spogliatoio dei Magic. L’assenza di un playmaker in grado di prendere per mano i timorosi Magic appare una mancanza assolutamente determinante nella costruzione della line-up: Nelson è già stato ampiamente bocciato dal management di Orlando e Duhon non può essere altro che una soluzione tampone.
Il fatto di voler poi giocare molto spesso con soluzioni perimetrali sfruttando la presenza in area di Howard, è un rischio se la serata al tiro è di quelle storte.

La trade che ha portato Big Baby Davis in cambio di Brandon Bass non ha dato i risultati sperati, ma quello che è mancato, spesso, nelle sconfitte delle ultime giornate, sembra essere la voglia di lottare e a tal proposito è sbottato proprio Howard.

Fare pronostici su questa versione dei Magic è un azzardo, al di là della vicenda legata a Dwight Howard molti uomini dei Magic faticano e non poco ad ergersi come veri trascinatori della squadra della Florida. Appare però quanto mai doveroso intervenire sul mercato, innanzitutto acquistando un playmaker con gli attributi (Nash?) e poi cercando di chiarire la situazione Howard.



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