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Make a wish. Combattere la nostalgia canaglia.

Da Suster
Quando cose di scarsissima rilevanza hanno il potere di illanguidirti le giornate di un luglio che volge in meglio, complice una brezza piacevolmente fresca e asciutta diligentemente preannunciata da tg e meteo, beh, allora sei inguaiata, perché non ne esci.
Stai lì a rivisitare momenti e immagini della tua notte più lunga e di tutto quello che è seguito, fino ad arrivare qua. Ricordi che riguardano me sola, dentro una stanza e tutto il mondo fuori na na na na na. O forse lei, sola dentro una panza?
E il beduino che non c'è, in missione a Roma, lasciandomi qui a svolgere in solitaria i compiti del week end con pupa, anche questo mi immalinconisce un po', pure se, finalmente, che bello, me ne sto un poco per i caz miei. Immalinconita.
E allora urge correre ai ripari.
Piccoli obiettivi, realizzabili con una manciata di impegno e forza di volontà.
Un desiderio la cui realizzazione dipende unicamente da me.
Ecco: vorrei fare qualcosa di bello per il primo compleanno di mia figlia.
Vorrei che lei si senta festeggiata.
Iniziamo con poco:
 Make a wish. Combattere la nostalgia canaglia.Colgo l'occasione per pubblicare questa brutta foto, così posso finalmente cestinarla.
Volevo pubblicarla qualche tempo fa, perché è una delle poche torte che saprei riprodurre a occhio e memoria, senza consultare manuali di cucina e appunti, perché è facile, e si chiama nel mio gergo "torta di Concetta", perché la ricetta me l'ha data Concetta per l'appunto, ma è una banalissima torta di mele, e allora magari è pure inutile riportarla qui, la scontatissima ricetta.
Domani ci mettiamo su una candelina  a forma di numero 1 e cantiamo tanti auguri i italiano e poi in arabo: Kulla am wa anti bichair, che metricamente non ci sta un piffero, ma pazienza.
E viene pure da Roma la mia amichetta d'oro, cosa volere di più?
E poi pupa scarterà i regali.
Che regali? Boh! Qualcosa le vorrai regalare a tua figlia per il suo primo compleanno, no?
Madre degenere che altro non sei! Lo so cosa stai pensando: ma se neanche sa che è il suo compleann...
E non appellarti a una facile etica anticonsumista, che va bene pure un calendario vecchio a lei per farsi prendere dall'entusiasmo, basta che glie lo impachetti ben bene. Eh, ma non ti provare a regalarle per davvero un calendario vecchio! Stai attenta a te.
Lunedi molli la pupa alla Master e vai a cercarle un regalo come si deve!
Come! E allora tutti i libretti che le ho comprato sabato scorso? E il set di secchiello e paletta per la spiaggia? E i gommoni/salvagenti/piscine gonfiabili come se piovesse che ha ricevuto dalle mie amiche/zie negli ultimi tempi?
No, ma quelli ormai... Non vale: deve esserci  almeno un pacchetto da scartare  quel giorno, dopo la torta.
Crea il rituale del compleanno.
Ecco cosa vorrei: creare a mia figlia il rituale del compleanno.
E il prossimo desiderio lo esprimerò per lei, mentre spegnerà la sua prima candelina, che forse lei non capirà se glie lo sussurro all'orecchio, di esprimere un desiderio mentre soffia. Lei no, che di desideri non ne ha ancora, le basta ridere quando suo padre la porta sulle spalle e le fa fare il cavallo pazzo, inseguendo la mamma per casa. Ed è felice.
Poi se riesco pure a concretizzare quella mezza idea che mi ronza per la testa della festicciola-scampagnata in luogo fresco domenica prossima, racimolando un manipolo di amici scampati all'esodo vacanziero, meglio ancora.
Ma andiamo per gradi, che devo ancora fare la torta, e non oso pensare al caldo che farà in casa dopo che avrò acceso il forno...
Mamma mia quanto la sto facendo lunga con questa storia. Non sono mai stata così in fissa per l'avvicinarsi del mio, di compleanno, nemmeno da piccola, giuro!
Desiderio espresso su invito di Owl, la mia amica blogger dal cuor di carciofo.

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