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Mal d'Africa - Biscotti Africani con Farina di Mais e Cocco or Mealie Meal Biscuits

Da Anatroccolo
Mal d'Africa - Biscotti Africani con Farina di Mais e Cocco or Mealie Meal Biscuits Scroll Down for English Version
Chi mi conosce sa che amo leggere. I regali che preferisco e che ricevo più spesso sono libri. Leggo prevalentemente romanzi, guide turistiche, libri di craft e naturalmente libri di cucina. Ci sono dei libri di cucina che leggo come fossero romanzi, dall'inizio alla fine, senza saltare una pagina, ci sono romanzi che se non mi entusiasmano leggo velocemente o abbandono del tutto. Questo non accade per i romanzi di uno dei miei autori preferiti: Alexander McCall Smith. Un autore di origini scozzesi nato in Zimbabwe che ha iniziato a scrivere romanzi una quindicina di anni fa e che mi ha catturata dalla prima pagina che ho letto. Ringrazio la mia amica Nadia che me lo ha fatto scoprire. Una delle serie di romanzi a cui sono più affezionata sono quelli che hanno per protagonista Precious Ramotswe, una intraprendente donna del Botswana che decide di aprire un'agenzia investigativa tutta al femminile. Una donna intraprendente ma legata alla tradizione, si definisce "traditionally built" essendo appunto di costituzione robusta e non disdegna un buon pasto o una fetta do torta con il suo bush tea. Ironica e intelligente riesce ad intrattenerci risolvendo misteri e riportando la pace e l'armonia là dove era perduta. Un fenomeno editoriale che ha creato un personaggio che va al di là dei romanzi di McCall Smith . Infatti è stato scritto un libro intitolato "Mma Ramotswe's Cookbook" - Nourishment for the traditionally built di Stuart Brown. C'è una bella prefazione di McCall Smith che riconosce che una volta che un autore crea un personaggio poi questo diventa patrimonio di tutti i lettori. Un libro con le sue ricette, o meglio con le ricette tipiche della cucina sub-sahariana. Non potevo non comprarlo e sono molto contenta di averlo fatto. E' un bel libro ricco di racconti e fotografie coloratissime. Lo consiglio a chiunque sia curioso dei cibi degli altri e che mastichi un po' di inglese perché credo che non ne esista una versione italiana. Da questo libro ho preso spunto per questa ricetta semplice semplice per dei biscotti adatti alla prima colazione ma anche per un tè del pomeriggio o per una dolce merenda. E' interessante come l'uso della farina di mais per le preparazioni dolci sia una costante nelle cucine di tanta parte del mondo e come un po' di cocco, come in questo caso, renda il gusto di questi biscotti semplici così esotico. Friabili e croccantini la dolcezza dell'uvetta esaltata dal sapore del cocco, sono veramente speciali. Ecco la ricette rivista da me nelle dosi e con l'aggiunta dell'uvetta all'interno dell'impasto.
  • 190 g farina autolievitante
  • 85 g di farina di mais fioretto
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  • 85 g di burro
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di latte
  • 160 g di zucchero semolato
  • 50 g di cocco disidratato
  • 100 g di uvetta gigante dorata, opzionale
Accendete il forno a 200°.
Setacciate insieme la farina autolievitante, il fioretto, il sale e il lievito. Aggiungete il burro lavorandolo con le punte delle dita  o in un mixer fino ad ottenere un composto che assomiglia a piccole briciole di pane. Aggiungete lo zucchero e il cocco e mescolate bene. Sbattete l'uovo con il latte e unite al composto poi tritate grossolanamente l'uvetta, se la usate e aggiungetela anche questa. Formate una massa compatta, dividetela in due parti e stendete ogni parte su un piano infarinato fino a ottenere uno spessore di circa 1/2 cm. Ritagliate dei biscotti con l'aiuto di un bicchierino o un tagliabiscotti. Io ho usato degli stampini per biscotti rotondi e quadrati molto piccoli, di circa 4-5 cm di diametro e ho ottenuto una sessantina di biscotti. Disponete i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno e cuocete per circa 6-8 minuti fino a che i bordi cominciano a dorarsi. Fate freddare per un paio di minuti nella teglia poi trasferiteli su una griglia da pasticcere per farli freddare. Conservateli in una scatola per biscotti.  English Version  Anyone who knows me is well aware that I love reading. The gifts I prefer and I get most often are books. I read mostly novels, travel guides, craft books and cookery books of course. I read some cookbooks as if they were novels, from the beginning to the end without skipping a page, there are novels that, if not interesting enough, I read quickly or abandon altogether. This is not the case for the novels of one of my favorite authors: Alexander Mccall Smith. Born in Zimbabwe from a Scottish family, he began to write novels about fifteen years ago and I was in love with his books from the first page I read. I thank my friend Nadia who made ​​me discover him. One of his series that I like most is the one whose main character is Precious Ramotswe , an enterprising woman from Botswana who decides to open an all female detective agency. A resourceful woman with a great respect for traditions, she describes herself as " traditionally built" meaning shes on the heavy side and doesn’t say no to a good meal or a slice of cake with hes bush tea. Ironic and intelligent she manages to entertain the reader solving mysteries and bringing back peace and harmony where it was lost. This character is a publishing phenomenon that goes beyond McCall Smith’s novels. In fact there’s a book called " Mma Ramotswe 's Cookbook" - Nourishment for the traditionally built written by a certain Stuart Brown. There is a nice foreword by McCall Smith, who acknowledged that once an author creates a character then this very character becomes the property of all the readers. So this is a book of Mma Ramotswe’s recipes, or rather with the recipes of the sub -Saharan Africa. I had to buy it and I'm very glad I did. It’s a beautiful book full of colourful stories and photographs. I recommend it to anyone curious about food of other cultures, and know a little English because I believe this book has not been translated in Italian. I took inspiration from this book to make a very simple recipe for biscuits suitable for breakfast, for an afternoon tea or a sweet snack. It 's interesting how the use of corn flour for the sweet preparations is a constant in the kitchens of many parts of the world and how a little coconut , as in this case, makes this biscuits taste so exotic. Crumbly and crunchy, the raisins sweetness enhanced by the flavourful coconut , they are really special . Here's the recipe adapted from the book, changing the doses and adding the raisins to the mix. 
  • 190 g self-raising flour
  • 85 g of fine corn flour (meali meal)
  • 1 pinch of salt
  • 1/2 teaspoon of baking powder
  • 85 g butter
  • 1 egg
  • 1 tablespoon milk
  • 160 g caster sugar
  • 50 g dried coconut
  • 100 g giant golden raisins, optional
 Preheat the oven to 200 degrees. Sift together the self raising flour, the mealie meal, salt and baking powder. Add the butter working it with the fingertips or in a mixer in order to get a mix that resembles fine breadcrumbs. Add the sugar, the coconut and mix well. Beat the egg with the milk and add it to the mixture then coarsely chop the raisins, if you use them and add them to the mix. Work briefly to form a compact dough, divide it into two and roll each half on a floured board until you get to about 1/ 2 cm thickness. Cut out cookies with the help of a small glass or a cookie cutter. I used some small round and square cookie cutters, about 4-5 cm in diameter and I got a sixty cookies. Arrange the biscuits on a baking sheet lined with parchment paper and bake for about 6-8 minutes until the edges begin to brown. Let cool for a few minutes on the sheet then transfer them on a wire rack and let them cool. Keep them in a tin.

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