Dover rispondere alla domanda, posta dai figli, se credi all'inferno e/o al paradiso, mi ha costretto a riordinare le idee e ad esprimere con parole chiare quello che è un concetto forse evidente dentro di me ma non necessariamente così scontato, anzi.
Nel paganesimo rurale non esiste l'inferno. L'inferno è un costrutto cattolico/cristiano.
Nel paganesimo rurale esistono gli inferi: ovvero la porzione sotterranea della terra dove tutti noi, quando abbiamo terminato il nostro ciclo vitale, torniamo mediante sepoltura o spargimento delle ceneri.
Per questo, nel paganesimo, gli inferi sono abitati dagli avi: da coloro che son stati e che hanno reso possibile la nostra esistenza.
Clarissa Pinkola Estés , in "Donne che corrono coi lupi", diceva che camminando sulla terra camminiamo sulle ossa di chi ci ha preceduto. Questa immagine è molto potente e non dovrebbe suscitare paura o disgusto, bensì reverenza: ciò che è sotto terra in natura si trasforma e dà nutrimento a ciò che è sopra.
Ciò che è sotto terra è l'altra parte fondamentale della Vita.
Ciò che è sotto terra sarà presumibilmente la nostra casa eterna (a meno che non siamo gente di mare) ed il luogo dove trasformandoci continueremo a nutrire i nostri figli diventando noi stessi avi (si spera onorati).
Questo ho detto ai miei figli parlando degli inferi.
E il paradiso?
Il paradiso è qui: ora, su questa splendida terra, da godere tutto e intensamente nella sua naturale bellezza.
Questo è paganesimo.
Semplicemente.
@M!k
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PS però per vedere quanto è tenace il luogo comune provate a cercare con google "inferi" + "pagan" e vedrete solo immagini sataniche trash splatter horror!
immagine dal web, autore sconosciuto