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Mamme attive senza bifidus attivo

Da Wondermum
La scuola che frequentano le bimbe è una scuola veramente meravigliosa.
E' una scuola statale, e quindi si regge ad un filo sempre più sottile, per mancanza di fondi, di personale docente che viene ogni anno ridotto, di materiale di prima necessità, di manutenzione ordinaria...
Nonostante tutto ha un'ottima offerta formativa, degli "spazi riservati" come le arnie, la sala teatrale, l'orto (curato con il sole o con la pioggia da un santo nonno volontario) e un grande contributo da parte dei genitori degli alunni che danno fondi, portano a scuola dalla cartaigienica al sapone per le mani, che ridipingono le pareti, aggiustano mobili, sistemano impianti elettrici, organizzano le feste, i carri di carnevale, fanno stampare i diari scolastici e le magliette per la fine dell'anno, organizzano commissioni per il controllo della mensa....
Ogni anno ci si scontra con problemi vecchi e problemi nuovi.
Quest'anno tra le altre cose ci è stato tolto un servizio comunale, a pagamento, di indispensabile necessità.
Alcune mamme sono dei veri e propri panzer e hanno iniziato a tartassare di lettere e reclami chi di dovere.
Quando si tocca con mano che ad alcuni genitori non sta solo a cuore la formazione dei propri figli, ma anche il voler far passare loro il messaggio che bisogna amare l'ambiente in cui si vive e far di tutto per poterlo migliorare, non si può star lì a guardare dal bordo.
E si cerca di fare quel poco che si può, nel poco tempo che si ha, anche se è poco poco...
Che è sempre meglio di niente.
Domenica, non avendo le bimbe, sono scesa al banchetto della scuola all'interno della festa di quartiere, per cercare di raccogliere firme per la petizione che le mamme-panzer stanno portando avanti.
Mi sono divertita un mondo.
Forse hanno aiutato il panino con la salamella e il boccale di birra che non bevo mai, ma è stata proprio una bella giornata.
Sono anche stata promossa raccoglifirme ufficiale, dopo aver fatto firmare il trampoliere sui trampoli ed essermi beccata gli insulti da quattro maestri-praticanti di karate per aver interrotto loro l'esibizione!
Una delle mamme tentava di appiopparmi il ventenne a dorso nudo del banchetto di fianco.
Ci siamo fatte un mare di risate.
Guardavo da fuori e pensavo "Và come siamo ben assortite! Un'atea, una buddhista, una mangiapreti e io che ho appena finito di dire Sono andata a Messa ieri per venire qua stamattina!".
E mi sembrava di stare in famiglia. Forse perchè in famiglia ci si aiuta l'un l'altro, si fa fronte comune contro un problema, ci si unisce per trovare una soluzione, si lavora divertendosi.
Il tornare a casa stravolta ma felice di essere stata utile mi ha portato indietro con la mente alla mia gioventù.
Una sensazione così la auguro di cuore alle mie figlie.
No, non la certezza di non avere più il fisico per stare in piedi troppe ore.
Ma respirare l'aria della solidarietà, dell'interesse, dell'amore gratuito che chi rimane nel proprio guscio, attaccato alle sue sole cose, non potrà mai provare.
Stamattina all'alba un bel gruppetto di genitori e bambini ha dato luogo ad una manifestazione non autorizzata, con tanto di cartelli appesi ai colli e coro da stadio vuoto, creando un corteo e fermando il traffico degli imbestialiti lavoranti delle 8.00, nel tentativo di sensibilizzare anche gli abitanti della zona.
No, io non ero in prima fila.
Ero in quarta.
Mi mancava solo la maglietta del Che, il passamontagna e la molotov artigianale...
Il momento più delizioso è stato quando, attraversando un incrocio a passo di lumaca zoppa, ci ha avvicinato un vigile e ci ha detto:
"Scusate... dovreste salire sul marciapiede... così bloccate il traffico!"
Abbiamo dovuto trattenere una mamma che voleva a tutti i costo il pestaggio.
Ma che, prima di prenderli ci fanno un corso??

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