Ci siamo, arrivano le tanto attese vacanze estive (la settimana di ferragosto e basta, perché poi sennò ci si abitua) e le mamme si riposano. Si rilassano. Fanno tutte quelle cose che lasciano indietro da mesi, prima di tutto il prendersi cura di loro stesse.
Proprio come nel migliore dei film. È appunto un film rimane, almeno per quanto mi riguarda.
La mia settimana di “ferie” è innanzitutto una settimana in cui non stacco mai davvero dal lavoro, complice il fatto che ho scelto di lavorare con mio marito e che è difficile vivere davvero a compartimenti stagni. Nella mia settimana di ferie c’è come sempre a prendersi cura dei figli, perché dall’essere mamma non si prendono mai vacanze. Certo, potrei seguire i consigli di chi mi suggerisce di lasciare un paio di giorni la prole con il papà e con i nonni e staccare da tutto e da tutti, ma avete in mente per quanto tempo questa cosa mi potrebbe essere rinfacciata? Il fatto è che noi mamme dobbiamo esserci, dobbiamo dare serenità quando non ce l’abbiamo, forza quando la nostra vitalità è ridotta al livello di un bradipo ubriaco. Dobbiamo essere mamme, mogli, amiche, nuore, cuoche, dottoresse, estetiste, fate, maghe e vedere gli sguardi di disapprovazione dei nostri uomini quando non lo siamo… E no, non penso di aver sposato l’uomo peggiore della terra, penso che sia uno dei tanti che dice alla moglie “dovresti riposarti” pur sapendo che questo è IMPOSSIBILE. Dobbiamo anche lavorare, ovvio, perché al contrario delle nostre nonne non possiamo goderci il lusso di essere soltanto casalinghe, ma dobbiamo guadagnarci la pagnotta.
Siamo tutte, chi più, chi meno, mamme sull’orlo di una crisi di nervi, nervi direttamente proporzionali al numero di figli che ci scorrazzano per casa, al numero di seggiolini in auto, al numero delle volte che sentiamo la parola “mamma” urlata o declinata in note sconosciute agli esseri umani, ai miliardi di perché, alla quantità di lavatrici da fare ogni giorno perché tu glielo avevi detto che col pennarello sí sporcavano, ma loro no. E no, non mi sento una mamma snaturata a dire questo, mi sento solo una mamma che al contrario di tante altre ha il coraggio di ammetterlo. Ci sono giorni così, ed è vero che passano con un sorriso dei nostri figli, ma non sempre. Certe volte ci sentiamo troppo sole nel nostro mestiere di mamme e donne imperfette, anche quando fisicamente non lo siamo e certe volte i nervi delle mamme si fanno in mille pezzi.
Oggi avrei voglia di sole e del rumore del mare. Magari in perfetta solitudine.