Un giorno della scorsa primavera, al parco mi capitò di assistere ad una scena davvero singolare : una ragazza, una signora ( come si chiamano quelle della mia età, sposate, con due figli ? Signore molto probabilmente
) vestita, davvero in maniera impeccabile dalla testa ai piedi : piega in ordine, completo fighissimo nero che snellisce solo a guardarlo, unghie lunghe quanto basta di un rosa tenue e tacco non troppo alto e non troppo basso. Elegante e non volgare in perfetto stile NON mamma. Assolutamente fantastica. Tutto il contrario di me.Tinta da rifare, unghie mangiate fino all’osso, jeans e stivali bassi e maglia scialba ma così scialba che ormai è diventata una marca nel mio armadio. Cosa metto questa mattina ? Ummm, vediamo un pò…Sciarpa scialba o magliettina scialba ? Ma si tanto è uguale. Ecco è proprio quel MA SI TANTO E’ UGUALE CHE TI FREGA
!La signora strafiga di fianco a me aveva anche una figlia strafiga firmata dalla testa ai piedi. Indossava un vestito bianco. Basta non ho bisogno di aggiungere altro, non ho bisogno di dirvi se era bello, se era lungo o impreziosito da ricami o brillantini. Una mamma sa a cosa mi riferisco. Era bianco. Nei negozi di abbigliamento per bambini le commesse lo sanno già.
“Buongiorno, cercavo un completo carino. ” dice sorridendo la mamma alla commessa.
” Certo, abbiamo questa bella tuta rosa appena arrivata, oppure vediamo questo completo verde acido con il pantalone abbinato e poi non è assolutamente adorabile questo vestitino bianc……”
La mamma con pargoletta mano a seguito e già uscita di corsa dal negozio soltanto sentendo pronunciare quella parola BIA… BIANN… CCO. No. No è possibile, eppure era vero, quella bambina, giocava al parco con un vestito bianco da trecento euro e un paio di sandali con il tacchetto.
Aveva il cerchietto, lo smalto sulle unghie, se la tirava e aveva quattro anni. ” Stai attenta a non sporcarti Emma ” le gridava sua madre in continuazione, ” Emma, EMAAAAAAA!!!!! NOOO!!!! Non andare dove c’è la terra. Ti sporchi ! ”
I miei figli, in tuta, fra un pò si rotolavano sull’erba…Beatrice aveva usato il fango per farsi una specie di piega a modo suo, quindi aveva i capelli dritti ! Però si divertivano come matti, salivano e scendevano, si arrampicavano, giocavano con gli altri bambini. Facevano i bambini. Quella povera bimbetta stava tutto il tempo a scuotere la testa per togliersi il ciuffo di capelli biondi che sua madre le aveva diligentemente phonato davanti alla fronte e poi fissato davanti con il cerchietto e con quei tacchetti era ridicola inciampava, non riusciva a camminare, il vestito ingombrante la faceva sembrare goffa e seppur bellissima questa bambina veniva schiacciata dal peso di ciò che portava addosso. Sembrava una farfalla alla quale avessero tagliato le ali.
Ad un certo punto tutti i bambini del parchetto decidono di fare una torta di terra. La bimbetta bianca, rimane da sola sull’altalena a far ciondolare i tacchi, uno cade a terra, la madre corre a raccoglierlo e a rimetterglielo. Ecco è in questa scena irreale che si svolgono i fatti. La bimba raggiunse il gruppetto ma si teneva a distanza per paura che la madre la sgridasse, era curiosa. Leonardo si voltò mettendogli una ” fetta ” della sua torta di terra in mano. Lui è dispettoso di natura ma io ci ho letto altro, per me è stato un modo poco elegante lo ammetto, per dirle ” E dai smettila di tirartela e vieni a giocare con noi ! “ Spero che sia un ragazzo così un giorno °____° Che madre romantica ! NON L’AVESSE MAI FATTO PERO’ !
La madre sembrava impazzita corse a prendere la borsetta di Prada. Per la fretta fece cadere il portafoglio di Burberry ( ma come, non sono abbinati ? ) Tirò fuori una pochette di Louis Vuitton e ne estrasse preziosissime salviette umidificate firmate ( no scherzo ) con le quali corse a ripulire la bambina che nel frattempo si era messa a piangere. ” Emma ma sei pazza, stupida, ecco sei tutta sporca, complimenti !!! ”
Alle parole ”sei tutta sporca ” ho guardato i miei figli con le scarpe infangate e non sono proprio riuscita a trattenermi, lo so, lo so ho sbagliato avete ragione. Sono stata maleducata, però giuro che non c’è la facevo più ho caminciato a ridere così forte che mi sono dovuta appoggiare al palo dell’altalena, piegata ( perchè poi succede un pò quello che succedeva a scuola, vabbè a me succedeva e che vi devo dire
che cominciavi a ridere per una sciocchezza magari, e poi eri incapace di smettere ) Ridevo così di gusto che ridevano pure i bambini e anche qualche mamma devo ammettere, insomma ilarità generale. La Signora offesa e arrabbiatissima ha preso sua figlia per mano ed è andata via raccogliendo da terra il suo preziosissimo portafoglio, quasi schifata. Ricordo ancora la sua faccia, la sua espressione, mi guardava con ribrezzo tu ragazza scialba hai osato prenderti gioco di me… Miss Vuitton ! E ricordo come ha gurdato i miei figli che giocavano nell’erba che si sedevano sull’erba con le scarpe da ginnastica.Mia cara signora. Spero che sua figlia conservi ricordi migliori della sua infanzia, che un vestito bianco e un paio di sandali con il tacco firmati.
I miei figli ricorderanno le uscite sotto la poggia con o senza ombrello, i salti nelle pozzanghere, il fango e la terra sotto le unghie da togliere con il sapone e la spazzolina. Ricorderanno il sole che tramonta la sera sui nostri pic nic fatti di pane prosciutto. Ricorderanno i giochi con la farina, i travasi con l’acqua, le canzoni stonate cantate a pancia in su sul tappeto in salotto. Ricorderanno di aver camminato a piedi nudi sull’erba bagnata e una volta diventati adulti vorranno tornarci appena ne avranno occasione e si sentiranno parte di questo mondo…Non avranno paura di sporcarsi, non avranno paura dell’acqua che purifica. Mai. Sapranno di essere stati bambini.
Nella bellissima immagine di copertina, il piccolo Olly, figlio della mia amica Chiara, sulla paglia al tramonto, in uno splendido scatto di Chiara Bertinetti.