Magazine Scienze

Mar Morto, non così morto...

Creato il 28 settembre 2011 da Zonwu
Mar Morto acqua dolce microrganismi
Il Mar Morto è tradizionalmente considerato uno dei laghi più inospitali del pianeta. Lungo 67 km, largo 18 e profondo 377 metri, è una massa d'acqua con una delle più alte salinità mai registrate in fiumi, laghi o oceani di tutto il mondo. Sebbene alcuni laghi antartici e il Lago Assal etiope abbiano un contenuto di sale di qualche unità più elevato, non si scherza con la salinità media del 33,7% del Mar Morto.
Per fare un esempio con acqua salata che tutti conosciamo, il Mar Adriatico ha una salinità media del 3,8%, che corrisponde a 38 grammi di sale disciolti in un chilogrammo di soluzione. Il Mar Morto, invece, ha una salinità tale che un solo kg di acqua contiene quasi 400 grammi di sali.
Lo strato superficiale del Mar Morto, spesso circa 35 metri, ha una salinità che varia da 300 a 400 parti per mille, e più ci si sposta verso il basso più aumenta la concentrazione di sale, fino alla saturazione completa dell'acqua. E' proprio grazie a questo elevatissimo contenuto di sali che sul Mar Morto può galleggiare chiunque, ed è anche questo il motivo per cui si è sempre pensato che quasi nulla potesse sopravvivere alle sue acque ipersature.
I ricercatori della Ben-Gurion University hanno tuttavia scoperto che il Mar Morto, in realtà, non è così defunto come si credeva in precedenza. Sul fondo sgorgherebbe acqua dolce in continuazione, e vivrebbero alcune colonie di microrganismi particolarmente resistenti alle elevate salinità.
L'acqua dolce sembra sgorgare da crateri dalle pareti ripide, con un diametro di circa 15 metri e profondi almeno 20. I crateri sono collegati ad un complesso sistema di fonti sottomarine lunghe decine di metri e profonde fino a 30.
Vicino a questi crateri, ad una salinità quasi accettabile per alcune forme di vita estremofile, sopravvivono dei microrganismi che di certo sveleranno qualche sorpresa nei prossimi anni. "Anche se non ci sono pesci" spiega Danny Ionescu, ricercatore del Max Planck Institute for Marine Microbiology e membro della recente spedizione nel Mar Morto, "i tappeti di microrganismi che ricoprono vaste aree del fondale contengono una considerevole ricchezza di specie".
Non si tratta del primo microrganismo scoperto nel Mar Morto. Le poche e fortunate volte che la pioggia cade abbondantemente, il lago si "desalinizza" tramite l'acqua dolce raccolta nel bacino, e può dare il via ad esplosioni di vita microscopica.Nel 1980, ad esempio, dopo un inverno particolarmente piovoso per gli standard della regione, un una popolazione di alghe Dunaliella si riprodusse in numeri talmente vasti da colorare l'intero lago di rosso.
Tutto molto interessante, vero? C'è ovviamente un problema di natura ambientale: il Mar Morto sta velocemente sparendo, sia per ragioni geografico-fisiche, sia per motivi direttamente riconducibili all'intervento umano.
Il livello delle acque del Mar Morto era da 100 a 250 metri più elevato fino a 12.000 anni fa, ma il livello è sempre stato in continuo mutamento, e si pensa che circa 10.000 anni fa la massa d'acqua del lago fosse inferiore di quella attuale.Se consideriamo però che questo lago salato si trova in una regione estremamente secca che sprigiona temperature estive di 32-45°C (media annuale di circa 30°C), è facile immaginare perchè stia svanendo.
Ma c'è anche lo zampino dell'uomo. Il fiume Giordano è il massimo tributario del Mar Morto, e dagli anni '60 è parte di un progetto di irrigazione su larga scala che sottrae molta dell'acqua che ha storicamente alimentato il lago salato. In 36 anni, il livello del Mar Morto è sceso di 22 metri, e ora si abbassa ad un ritmo medio di un metro all'anno.
Tra i piani per salvarlo, il più ambizioso (e, forse, ai limiti della follia) è stato proposto nel 2009: estrarre 300 milioni di metri cubi d'acqua all'anno dal Mar Rosso, desalinizzarli, e utilizzare l'acqua dolce per il consumo domestico o agricolo, e gli scarti per ripristinare l'acqua perduta del Mar Morto attraverso una serie di condotti sotterranei.
Dead Sea Not So Dead, Divers Discover

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine