E’ di ieri un’intervista radiofonica, di cui purtroppo non ho trovato traccia in rete, di Marchionne in merito alle notizie per cui Fiat nel solo mese di febbraio ha subito un calo del 16,5% delle vendite in Europa. Ha definito fisiologico questo calo fornendo però subito, da buon e navigato top-manager, una ricetta per per uscire dalla crisi economica.
… sacrificio, flessibilità e attenzione a tutte le nuove e possibili opportunità.
Evito e tralascio ogni commento in merito che sarebbe comunque poco elegante. Ricordo solo a Marchionne & Co. che se queste regole valessero universalmente forse, in questi ultimi anni, con qualche sacrificio, maggiore flessibilità e un po’ più attenzione alle nuove opportunità potevano abbassare un po’ i costi dei loro “prodotti” visto che aumentano già, e di parecchio, gli oneri accessori (leggi; carburanti, assicurazione e manutenzione).
Ma evidentemente trattasi di vie percorribili solo da altri, ovvero noi. Noi che di flettersi in questi ultimi tempi non abbiamo mai smesso, che i sacrifici li facciamo anche quando dormiamo (sempre meno e peggio) e ai quali le nuove opportunità raramente sono concesse e, se anche lo fossero, non sarebbero poi così vantaggiose.
… e magari da domani pure un po’ anche in Afganistan visto che lì, pare, siano ancora molto richieste!
Portiamo pazienza dai, sono giornate nervose per i vertici Fiat; gli Agnelli si sentono sempre più soli e questa, in periodo pasquale, non può essere fonte di serenità!