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Mare nostrum. Al via operazione umanitaria italiana

Creato il 15 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Mare nostrum. Al via operazione umanitaria italiana

Photo credit: Juan Carlos Cilveti / Wikipedia / CC BY-SA 3.0.

L’Italia si prepara a dare il via all’operazione militare umanitaria “Mare nostrum“. Oggi il presidente del Consiglio Enrico Letta, assieme al vicepremier Angelino Alfano e ai ministri Bonino e Mauro, riuniti in un vertice di governo, hanno deciso di dare il via all’imponente operazione denominata “Mare nostrum”, che dovrebbe evitare il succedersi di tragedie come quella di Lampedusa. La Marina sarà la principale artefice dell’operazione Mare nostrum, con l’utilizzo di cinque unità, due pattugliatori, due fregate e una nave anfibia come centro comando e coordinamento, dotata di elicotteri e capacità ospedaliera. Una vera e propria “task force” in grado di intervenire in ogni situazione di emergenza coordinando i soccorsi ai barconi di migranti in difficoltà o intervenendo direttamente nelle situazioni di emergenza. A tal fine il ministro della Difesa Mauro ha annunciato anche l’utilizzo di droni per il pattugliamento e il rilevamento dei barconi dei migranti. Per quanto riguarda la tempistica dell’operazione, il ministro Mauro ha dichiarato: “la durata della missione di pattugliamento del Mediterraneo è legata alle circostanze e ai fenomeni che originano questa situazione. Ma è importante una verifica di come funziona questa operazione prima del consiglio Ue del 24 ottobre“. La task force verrà quindi impiegata in una missione di addestramento e prova di coordinamento in maniera tale da presentarsi come una forza organizzata davanti ai colleghi europei riuniti durante l’Eurogruppo. Sui costi dell’operazione Mare nostrum il ministro Alfano rassicura che non ci saranno capitoli di spesa imprevisti o reperimento fondi di emergenza, asserendo che basteranno le risorse già in dotazione ai vari ministeri, aggiungendo: “quando si calcolano i costi bisogna capire quali sono i costi che il Paese si troverebbe ad affrontare in assenza della missione”. Il vicepremier ha inoltre affermato, non senza una punta di polemica, che “da settimane e mesi diamo il meglio a livello nazionale, stiamo facendo un discorso molto duro e chiaro con l’Europa, questa sera abbiamo puntato sul livello di protezione della frontiera. Esistono le regole del diritto internazionale di navigazione e non è detto che, se interviene una nave italiana, i migranti vadano portati in un porto italiano. Si valuterà in base al luogo dove avverrà l’operazione”.


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