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Maria Antonietta: tagliatele la testa!

Creato il 06 marzo 2012 da Automaticjoy
Maria Antonietta: tagliatele la testa!Esiste al mondo una discutibile razza di individui chiamati hipster, ossessionati dall'idea di restare al passo con tutte le ultime uscite in campo musicale (ma non solo), che schifano qualunque cosa diventi "commerciale" e bollano come old gli album usciti due settimane fa. Si vestono col golfino rubato alla nonna, occhiali enormi, da sole o con lenti finte, e ignorano le basilari regole di abbinamento cromatico.
Una delle artiste del 2012 per la suddetta categoria umana è tale Maria Antonietta (ma attenti, potrebbe già essere old), pesarese dell'87 che incarna in pieno l'ideale di questa poco variegata gioventù. La tizia si è creata una sua immagine, un po' pin-up anni '50 e un po' grunger di periferia, con risultati sul volgarotto andante.
Canta sguaiatamente con una voce che ricorda Carmen Consoli sotto acido in duetto con Loredana Berté e un gatto sgozzato, e con un pronunciato accento che le fa storpiare brutalmente le vocali. La musica è anche orecchiabile e alcuni pezzi, come il singolo Quanto eri bello, rimangono in testa che lo si voglia o no. Da questo punto di vista, quindi, il suo lavoro è più che riuscito.
Ma non essendo un'esperta non voglio concentrarmi sul lato musicale, che è pur sempre questione di gusti.
La giovane pulzella, che ha pubblicato l'omonimo album il 6 gennaio, compleanno della sua beniamina Giovanna D'Arco (ma soprattutto giorno della Befana) è stata osannata da molti addetti del settore, del resto è prodotta dall'altrettanto glorificato Dario Brunori. Nelle recensioni si legge che verrebbe la tentazione di incasellarla nel filone delle rriot girrls femministe e incazzate e che nelle sue canzoni c'è il giusto livello di realismo e di corrispondenza con quanto succede davvero nella quotidianità moderna. Esaminando un attimo i testi, frammentati come quelli del già molto old Vasco Brondi, si è travolti da un'ondata di martini misto ad aspirine, occhiali da sole anche quando non serve, sante e Gesù chiamati in causa in modo piuttosto blasfemo da una che si dice molto vicina all'essere credente.
A me francamente non viene alcuna tentazione di parlare di femminismo per una che canta ma quanto eri bello, io volevo solo portarti a letto: è vero che il bigottismo impera ancora nel nostro paese e che una frase del genere in bocca a una signorina farebbe storcere più di un naso, ma le rivendicazioni di genere sono un'altra cosa. Detto poi da una che fa un palese uso del proprio corpo atteggiandosi a Lolita punk, può al massimo essere un legittimo sfogo personale.
Purtroppo la corrispondenza con la quotidianità c'è eccome: i locali che frequento sono pieni di bambocce come lei, che vanno alle feste bevono martini fumano sigarette prendono l'aspirina mettono gli occhiali da sole e scopano con tutti per sentirsi amate. Se la credessi sincera (ma non lo credo) farebbe in qualche modo tenerezza: fare errori a vent'anni è inevitabile e utilissimo. Certo mi viene da pensare che se fosse andata a meno feste e avesse studiato di più forse ora sarebbe meno cretina.
Maria Antonietta: tagliatele la testa!
Ah, adesso M.A. ha trovato la fede e il vero amore e la sua vita è cambiata. Per fortuna non ne sentiremo parlare a lungo. Se mai voleste ascoltare questo discutibile talento, cliccate qui.

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