Maria Montessori è stata pedagogista e scienziata, ma anche femminista e pacifista e una delle intellettuali italiane più famose nel mondo. La sua opera è ancora molto studiata, ma è soprattutto il suo “metodo” ad essere vivo in moltissime scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo. E a lei fanno riferimento, in alcune opere, celebri pensatrici come Martha Nussbaum.
Il famoso “metodo Montessori” è un approccio educativo basato sull’indipendenza e sul rispetto per il naturale sviluppo psicologico dell’alunno, la curiosità del bambino è il vero motore dell’apprendimento che lo porterà a sviluppare al massimo tutto lo spettro delle proprie capacità, a patto ovviamente che la sua crescita si svolga in un ambiente educativo predisposto a tutto questo.
Una pensatrice di tale livello non poteva non essere strumentalizzata dalle correnti laiciste in versione anticattolica, ed è ciò che è stato fatto per anni creando la leggenda della “pedagogista anti-cristiana”. Tuttavia un libro appena pubblicato, “Montessori. Dio e il bambino e altri scritti inediti” (Editrice La Scuola, pp. 363) curato e introdotto dallo storico Fulvio De Giorgi, ha smontato tale “leggenda nera”. Montessori era donna di fede e non rinnegò mai la sua appartenenza alla Chiesa cattolica.
Non solo, ma come spiega la casa editrice, nei testi inediti appena pubblicati -ritrovati nell’archivio romano di Luigia Tincani, fondatrice delle Missionarie della Scuola (e della Lumsa, la Libera Università degli Studi Maria SS. Assunta), e “confermati” dall’Associazione Montessori internazionale di Amsterdam- vengono espresse le “vere idee montessoriane”, “religiose” e “pedagogico-religiose”, come pure le sue ipotesi di educazione religiosa del bambino. Nel volume si trova anche un testo di “Regole” di una Pia Unione, quasi una Congregazione religiosa o, meglio, un Istituto secolare, datato 1910 e scritto da varie mani, compresa una parte nella quale è riconoscibile la grafia di Montessori. In una lettera del 1949 della Montessori a madre Tincani dall’India, in cui, insieme al malcontento e alle proteste sull’egemonizzazione del suo metodo in territorio indiano da parte di teosofi e non-cattolici, domanda un aiuto per ricevere un appoggio dal Vaticano per un progetto guidato da Gesuiti.
I vari testi pongono la Montessori molto vicina ad autentica spiritualità cristiana, aperta alle correnti “moderniste” (da qui nasce l’ostilità verso il cattolicesimo anti-modernista che ha dato lo spunto per la leggenda laicista). Si scoprono inoltre dati biografici inediti: l’avvicinamento ad ambienti cattolici come le Missionarie francescane di Maria; il Sodalizio religioso tenuto segreto e un’udienza privata, il 20 maggio 1947, da Pio XII.
La redazione