Il giudizio di Marco GoiSummary:
Mario ha appena chiuso la sua terza stagione sulle frequenze di Mtv, tra tante risate e colpi di scena micidiali. Come, terza stagione? Se pensate di esservi persi la seconda, è proprio così, ma solo perché questa non è mai andata ufficialmente in onda ed è arrivata solo su VHS per mancanza di budget. Con una trovata geniale delle sue, l’ideatore/regista/sceneggiatore e protagonista Maccio Capatonda ha deciso di passare così direttamente alla stagione 3, che parte con un cambiamento radicale rispetto alla prima.
ATTENZIONE SPOILER
Mario così come lo conoscevamo non c’è più. Il pluritelegattato conduttore dell’MTG noto per la sua etica giornalistica e per la sua professionalità è stato vittima del trattamento del “Scordammociopassat” da parte di suo padre, il sempre più terribile Lord Micidial (Franco Mari), che gli ha fatto il lavaggio del cervello e l’ha trasformato in uno showman cui interessa mostrare solo veline che ballano e notizie fuffa. Questo spunto offre a Maccio Capatonda la possibilità di sbizzarrirsi alla grande con un personaggio cattivo e senza freni, oltre che con un telegiornale che fa il verso a tutti i (numerosi) programmi spazzatura della tv generalista nostrana. Rispetto al primo ciclo di episodi viene, per forza di cose, a mancare l’effetto sorpresa, ma questa seconda… come non detto, questa terza stagione di Mario alza ancora di più il tiro a livello di tematiche. Oltre allo sberleffo nei confronti del panorama televisivo italiano, a questo giro la sempre esilarante serie di Maccio Capatonda mette sulla tavola, quella dei Fratelli Peluria così come la nostra, anche il tema politico. Per salvare gli interessi della sua azienda dalla concorrenza cinese, Lord Micidial decide infatti di proporre come candidato premier suo figlio, lo sveglissimo Ginetto (Luigi Luciano in arte Herbert Ballerina). Il nuovo partito da loro fondato si chiama Tutti famosi e appare come la non troppo velata presa per i fondelli di un certo partito di un noto imprenditore italiano.
Zitto zitto e dritto per dritto, Maccio Capatonda riesce a regalare un quadro dell’Italia di oggi divertentissimo ma allo stesso tempo inquietante, tra politici inetti, stagisti senza diritti e un mondo dell’informazione sempre più superficiale e delirante, non troppo distante, anzi, da quello cui possiamo assistere tutti i giorni accendendo la tv. Mario riesce così a essere una serie più profonda di quanto si potrebbe immaginare a una visione superficiale, sebbene poi, certo, il suo pregio maggiore anche in questa terza stagione è quello di far morir dal ridere, grazie ai suoi strepitosi giochi di parole e a una galleria di personaggi sempre più idoleschi. Tra i migliori dei nuovi episodi ci sono lo scatenato simil Luciano Onder ovvero Ippolito Germer, Mario in versione cattiva e gli irrinunciabili Fratelli Peluria. Attenzione però anche alle variegate guest-star presenti, che vanno dal giornalista Andrea Scanzi alla web celebrity Andrea Diprè, dal mitico Leone di Lernia fino a Nino Frassica che nel finale di stagione veste addirittura i panni di Pippo Baudo. Una serie di ospitate capaci di rendere ancora più sorprendenti i nuovi episodi. Non fate allora i “caprouni” e non perdetevi la terza stagione di Mario, disponibile in streaming sul sito di Mtv.
di Marco Goi per Oggialcinema.net