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Mario l’alieno

Creato il 21 novembre 2011 da Tnepd
Mario l’alienoQuando ieri mattina Mario Monti, con il suo bravo loden, si è presentato in visita ad una mostra a Roma, ha fatto scalpore il fatto che abbia pagato regolarmente il biglietto d’ingresso. La settimana scorsa tutti avevano parlato della sua Dedra e dei dieci euro di benzina al self-service. Un alieno, insomma. Un alieno che ha preso forma umana e che ha scelto, vista la location prescelta per la sua missione, il nome italiano per eccellenza: Mario.Monti è talmente alieno che a me ricorda Klaatu, il messaggero inviato da un impero stellare ad ammonire ed istruire i terrestri alla pace universale, protagonista di uno stracult di fantascienza.Un essere buono e gentile; pacato e, si, Crozza, anche un po’ robotico, che però, se i terrestri non obbediranno al gentile ma fermo richiamo dell’Impero, sarà costretto ad utilizzare contro di loro un’arma terribile e innominabile, custodita all’interno del suo fido polmone d’acciaio Gorth.   Quando Klaatu, nel film, interagisce con i terrestri, provoca in loro diffidenza e sospetto, non solo perché siamo negli ultraparanoici anni cinquanta americani ma per via della sua aria di sorniona consapevolezza di possedere una conoscenza superiore. Il che lo porta a sembrare colui che ha superato tutte le debolezze umane, compreso il gusto di essere incazzato personalmente.Anche Mario Monti è un personaggio che, secondo i neoparanoici italiani, siccome non è un pagliaccio come il suo predecessore e non agguanta la chiappa alle signore ai G8, deve nascondere senz’altro qualcosa, che non può che essere qualcosa di losco. Mario strumento di Goldman Sachs, agente del Bilderberg, longa manus della Trilateral. Mario troppo perfetto per essere vero. Mario che potrebbe anche, sotto la bella faccia da professore, nascondere la pelle a squame e l’occhio di serpente.Mi sono fatta un’idea, e cioè che questa storia della Trilateral, di Goldman Sachs e Bilderberg, sia nient’altro che una bella campagna virale data sapientemente in pasto ai giovani e meno giovani boccaloni  - nessuno me ne voglia – che popolano la rete, per dimostrare ancora una volta, tra l’altro, come la Rete sia il luogo delle fanfaluche. Non a caso B. pensa di sfondare in Rete per la prossima campagna elettorale.Riflettete, non è sospetta una moltitudine che ripete, come un sol uomo, gli stessi concetti con le medesime parole, dall’estrema sinistra fino a Forza Nuova, dai giornalisti incompresi a quelli fino troppo coesi al sistema? Una campagna che, pochi se ne stanno rendendo conto, porta acqua sorgiva fresca al mulino berlusconiano-leghista. Che ci distrae dalle responsabilità di chi ha governato fino ad oggi e dalle sue connivenze affaristiche e politiche – quelle si notoriamente losche – proponendoci un bell’intrigo alla Dan Brown e un nuovo cattivo sul quale concentrare la nostra attenzione. Il meccanismo di questa psyop è semplice: creo il canovaccio della cospirazione, come hanno fatto qui sotto i creativi di combocut film con il loro video-parodia simil-Voyager zeppo di sincronicità paranoiche e di fallacie (che però sembra maledettamente “vero”) e lo sbatto in rete, a fare da seme. Nel terreno fertile il seme germoglia e presto il concetto verrà riverberato ovunque, senza essere sottoposto a critica o verifica, e diventerà VERITA’ rivelata. Il fatto che Mario Monti abbia fatto VERAMENTE l’advisor di Goldman Sachs – il che non vuol dire che di conseguenza egli ne sia il bieco strumento – non farà altro che amplificare la sensazione di trovarsi di fronte all’uomo della Grande Cospirazione. Intanto che la gente si convince che il Potere Oscuro sta usando Mario Monti per farci diventare tutti dei baccelloni senza volontà,  chi di dovere dà una bella mazzata alla credibilità della Rete e copre la cacca del vecchio regime con la sabbia della paura del nuovo. Mi sbaglio?


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