Magazine Attualità

Mario Monti e le indennità dei parlamentari

Creato il 10 dicembre 2011 da Alessandrobaldini
Il futuro dell'Italia e degli italiani in parte era già scritto in precedenza, la crisi economica che incalza e il mercato italiano sostanzialmente fermo, annunciavano provvedimenti seri e drastici che qualcuno avrebbe dovuto fare.
Silvio Berlusconi ha portato da Bruxelles una lettera di impegni seria e impegnativa, nella quale non erano scritti solo intenti e buone intenzioni del poi lo faremo, ma dai partner europei è stata avvertita come una cosa da fare in tempi brevi.
Silvio Berlusconi è caduto, non ha avuto la maggioranza e un governo tecnico è nato per attuare quello che in commissione europea era già stato deciso come linea futura dell'Italia, per rientrare nei parametri previsti.
Il governo tecnico si è formato e Mario Monti si è preso il pesante fardello di attuare una serie di riforme drastiche, taglienti e incisive per portare nuovamente in asse un paese, ma sapeva perfettamente che a nessuno sarebbero piaciute.
Non sarebbero piaciute agli italiani, stanchi e provati da anni già di stagnazione, di crisi dei mercati, di lavoro precario e costo della vita in perenne aumento, ma non sarebbero piaciute neanche agli stessi parlamentari.
Un motto di saggezza popolare recita :" mal comune mezzo gaudio", e significa semplicemente che quando la condizione di disagio è comune, ci si fa forza gli uni con gli altri per accettare un situazione non rosea.
Ma l'Italia è un paese strano, nel quale si ha la percezione, o almeno questo è quello che sentono i cittadini italiani, che il peso dei sacrifici sia spostato sempre verso i soliti, che stringono la cinghia e sperano.
Qualsiasi manovra o provvedimento Mario Monti decida di prendere, certamente si deve basare su un principio di equità il quale prevede che il peso del sacrificio stesso e della privazione, venga distribuito tra tutti.
Il previsto giro di vite sugli stipendi dei parlamentari, per il momento ha subito una battuta di arresto, causato da una sua attuazione non corretta, una questione aperta nella quale si parla di una violazione della autonomia del parlamento.
Questa norma nella sua attuazione, prevederebbe un progressivo ridimensionamento degli stipendi dei parlamentari, in linea con quelli dei colleghi europei, tutti noi speriamo che questo sia un problema di forma e non di contenuto.
Gli italiani e l'Italia, sono sicuramente disposti a sostenere il peso dei sacrifici che a loro competono e sono consapevoli che non saranno leggeri, ma dall'altra vogliono e attendono anche un segnale chiaro dalla classe politica.
Mario Monti deve essere consapevole di questa cosa, e continuare ad operare in tal senso, forse questo non accoglierà certo i pareri positivi dei deputati e senatori e delle loro indennità , ma avrà l'effetto di rafforzare la fiducia degli italiani nel suo operato.
Tutti attendiamo che accada questo e tutti speriamo che questo sia il segnale di quella equità nei sacrifici tante volte annunciata, buona serata e buona navigazione, Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :