Martin Mystère n. 323, bimestrale
I trentasei giusti
Soggetto e sceneggiatura Carlo Recagno
Disegni Rodolfo Torti
Copertina Giancarlo Alessandrini
I trentasei giusti sono le persone grazie alle quali Dio non distrugge il mondo, nonostante sia corrotto e spregevole. I trentasei giusti non sanno di esserlo e non sanno chi oltre a loro sia stato scelto per ricoprire questo ruolo. L'omicidio di un medico altruista, buono e generoso, da parte di un'organizzazione misteriosa che ha voluto simulare un incidente, pone fine alla vita di uno di questi trentasei. Ora Kut Humi, mentore di Martin Mystère e reggente di Agharti, deve mandare un emissario sulla Terra per trovare, entro sette giorni, il successore del giusto ucciso. Sulla sua strada, però, si frappone l'organizzazione segreta che ha già deciso chi dovrebbe diventare il trentaseiesimo giusto: il figlio del capo della setta, che ha organizzato questo evento da tre generazioni.Ovviamente Martin Mystère avrà un ruolo in tutto questo.La storia di Recagno sviluppa nel lettore due sentimenti. Il primo è quello di interesse nel mito e nel mistero che vengono proposti nell'avventura bimestrale, buono. Il secondo è un immenso senso del già visto e sentito che pervade tutta la vicenda, male. Seppure ben sviluppata ed intrigante non si può far a meno di osservare come, per chi abbia una buona base di trame di film horror e misteriosi alle spalle, quest'avventura del Detective dell'Impossibile sia qualcosa di ridondante e come questo distragga durante la lettura.Ai disegni dell'albo Rodolfo Torti. Ritmo e disegno pulito, classico e preciso sono la sua forza in questo albo. Le sue vignette scorrono via veloci ed intese ed il lettore si lascia trascinare nella narrazione, sopperendo al senso di dejà vù che lo avvolge.La copertina di Alessandrini gode di colori intensi e di ombre misurate. Scenograficamente imponente è misteriosa ed accattivante nello stesso tempo, anche se non lascia trasparire grandi suggerimenti sulla trama dell'albo.Non un pessimo prodotto, come mai potrebbe esserlo un'avventura di Martin Mystère? Ma se fosse stato realizzato in modo più originale avrebbe raccolto un mio maggiore plauso.
Magazine Cinema
Martin Mystère n. 323, bimestrale
I trentasei giusti
Soggetto e sceneggiatura Carlo Recagno
Disegni Rodolfo Torti
Copertina Giancarlo Alessandrini
I trentasei giusti sono le persone grazie alle quali Dio non distrugge il mondo, nonostante sia corrotto e spregevole. I trentasei giusti non sanno di esserlo e non sanno chi oltre a loro sia stato scelto per ricoprire questo ruolo. L'omicidio di un medico altruista, buono e generoso, da parte di un'organizzazione misteriosa che ha voluto simulare un incidente, pone fine alla vita di uno di questi trentasei. Ora Kut Humi, mentore di Martin Mystère e reggente di Agharti, deve mandare un emissario sulla Terra per trovare, entro sette giorni, il successore del giusto ucciso. Sulla sua strada, però, si frappone l'organizzazione segreta che ha già deciso chi dovrebbe diventare il trentaseiesimo giusto: il figlio del capo della setta, che ha organizzato questo evento da tre generazioni.Ovviamente Martin Mystère avrà un ruolo in tutto questo.La storia di Recagno sviluppa nel lettore due sentimenti. Il primo è quello di interesse nel mito e nel mistero che vengono proposti nell'avventura bimestrale, buono. Il secondo è un immenso senso del già visto e sentito che pervade tutta la vicenda, male. Seppure ben sviluppata ed intrigante non si può far a meno di osservare come, per chi abbia una buona base di trame di film horror e misteriosi alle spalle, quest'avventura del Detective dell'Impossibile sia qualcosa di ridondante e come questo distragga durante la lettura.Ai disegni dell'albo Rodolfo Torti. Ritmo e disegno pulito, classico e preciso sono la sua forza in questo albo. Le sue vignette scorrono via veloci ed intese ed il lettore si lascia trascinare nella narrazione, sopperendo al senso di dejà vù che lo avvolge.La copertina di Alessandrini gode di colori intensi e di ombre misurate. Scenograficamente imponente è misteriosa ed accattivante nello stesso tempo, anche se non lascia trasparire grandi suggerimenti sulla trama dell'albo.Non un pessimo prodotto, come mai potrebbe esserlo un'avventura di Martin Mystère? Ma se fosse stato realizzato in modo più originale avrebbe raccolto un mio maggiore plauso.
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