Maschi e femmine: dividiamoci i compiti….!!!

Mobiliteremo le nostre donne (Mamme, mogli, figlie, nonne, fidanzate e amiche) e daremo loro un incarico da portare a compimento: un piccolo compito di matematica semplicissimo, devono dirci ,cioè , dopo un semplice calcolo “alla femminile” o tipo “massaia” se, anno per anno, dal 2004 ad oggi l’Ast ha calcolato bene i risparmi derivati  dall’integrativo aziendale rispetto al 2002 (anno di riferimento) distribuendo la giusta quota agli “aventi diritto”. Una semplice sottrazione, quindi, fra le cifre risparmiate e la somma dei “premi di risultato” distribuiti al personale che dovrebbe corrispondere a zero. Se tale risultato non dovesse esserci comunicato dalle nostre “ragioniere di giornata”, i casi sono due: o che è vero che le femmine sono litigate a morte con la matematica oppure che l’Azienda ci ha fatto la cresta sotto l’occhio compiacente dei sindacalisti aziendali….. Abbiamo più volte tentato di farci dare i conteggi esatti dell’integrativo ma l’Azienda si è sempre rifiutata di darceli avvalendosi della “facoltà di non rispondere” per cui è stato facile, per noi, di subodorare il trucco. A onor del vero, dietro nostra sollecitazione, il Presidente Dario Lo Bosco ha nominato una Commissione, anni addietro per verificare l’esattezza dei conteggi e, successivamente, ha pure incaricato l’Ufficio Auditing di svolgere indagini in tal senso ma non è servito a nulla. I due dirigenti responsabili della gestione del contratto si sono rifiutati categoricamente di dare informazioni in merito, hanno giurato sull’esattezza dei conteggi e, infine, con una certa dose di arroganza hanno sostenuto che, in ogni caso, la regolarità della gestione dell’integrativo era demandata  “esclusivamente” alle parti contraenti (Azienda e Sindacati firmatari) per cui nessun’altro (ma questo è tutto da vedere) poteva mettervi becco. Secondo tale aberrante teoria se, per pura ipotesi, si fosse formata una congrega truffaldina fra i firmatari dell’accordo per ingannare i lavoratori ammannendo loro cifre inventate (e decurtate), nessuno, né questo Sindacato Sidast, né la Magistratura dovrebbe poter chiedere conto e ragione del comportamento aziendale…. Vero è che, inizialmente, ci faremo aiutare dal gentil sesso ma, se l’Azienda dovesse insistere nelle proprie tesi, saremo i “maschi con tanto di attributi relativi” a scendere in campo per la preannunciata “CLASS ACTION” in difesa dei nostri diritti…..

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