Il breve spazio televisivo di Tg2 Costume e società estate, viene dedicato a grandi personaggi della storia della nostra televisione. La corona di “mattatore” rimane al mattatore per eccellenza e per talento: Vittorio Gassman. Attore impegnato, in tv e nel cinema, capace di rendere tutto sublime. Attore rivoluzionario, capace di passare da un genere all’altro, dai moderni ai classici. Numerose anche le incursioni comiche. Un percorso artistico e umano che ha rappresentato uno delle maggiori personalità dello spettacolo e della cultura italiana. Attore, regista, sceneggiatore, scrittore e doppiatore, attivo anche in campo teatrale e televisivo, Gassman ha avuto quattro figli da quattro donne diverse, creando per questo scalpore. Amava la famiglia allargata, i figli, le donne, le amicizie.
Chiari propone un nuovo modo di recitare grazie alla sua innata capacità di chiacchierare per ore con il pubblico e di interpretare diversi personaggi.
Il suo modo di recitare è proprio così, veloce come una chiacchierata continua.
Per finire con il nostro Fiorello, l’unico grande mattatore moderno del piccolo schermo. Lo show man e Marco Baldini, indivisibili. Baldini è per eccellenza il complice di Fiorello. Le loro vite si intrecciano anche fuori dal set, sono amici ed è stato il testimone di nozze di Fiorello. Nessuna competitività. E’ la “spalla” che dà ritmo e battuta, come lo fu Carlo Campanile per Chiari che senza non avrebbe fatto così ridere. E che sarebbe stato della famosa lettere di Totò senza Peppino de Filippo? L’attore per cui il termine “spalla” risulta essere riduttivo, rappresentò un’icona del teatro napoletano, capace di far ridere e di porre in risalto l’ironia indimenticabile del Principe Antonio de Curtis.
Spalla è un termine preso a prestito dal mondo circense dove c’è sempre un’ atleta che aiuta chi svolge l’azione principale. Spalle che nutrono l’attore protagonista come Laurenti è necessario a Bonolis, uno diverte solo se c’è l’altro. E’ una figura fondamentale che appoggia soltanto le battute del comico.
La spalla si presta, si accosta ma, insieme, poi diventano un’altra cosa!