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Matteo Brigandì: giudizio immediato per avere consegnato a "Il Giornale" un fascicolo sulla Boccassini

Da Avvdanielaconte
Matteo Brigandì, noto esponente leghista e fino a ieri membro laico del CSM, sarà processato dalla Procura presso il Tribunale di Roma con giudizio direttissimo. E' accusato di abuso d'ufficio: nel gennaio del 2010 - abusando del ruolo ricoperto al CSM - "pretese" un fascicolo della sezione disciplinare che riguardava un procedimento degli anni '80 nei confronti del Procuratore aggiunto Ilda Boccassini, dicendo che doveva "documentarsi".
In realtà Brigandì consegnò il fascicolo alla giornalista del quotidiano "Il Giornale" Anna Maria Greco, che lo utilizzò per scrivere un articolo denigratorio nei confronti della Boccassini
Curiosamente, il fatto avvenne la settimana successiva a quella dell'incriminazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per il "processo Ruby".  
Per la stessa vicenda è stato accusato anche un collaboratore di Matteo Brigandì, Fabio Faccaro
Ieri il plenum del CSM ha dichiarato Brigandì decaduto dalla carica di consigliere laico per non essersi dimesso in tempo dalla carica di amministratore della società Fin Group S.p.a. La carica di consigliere laico del CSM è, infatti, incompatibile con quella di consigliere di amministrazione di una società commerciale.
La Procura di Roma, che indaga anche su questa vicenda, ha notificato all'ex consigliere un avviso di chiusura delle indagini. Si ipotizza il reato di falso: all'epoca della nomina al CSM, Brigandì ha omesso di comunicare la carica ricoperta della Fingroup S.p.a., inducendo in errore l'organo di autogoverno della magistratura. 
Il processo per il reato di abuso d'ufficio inizierà il 31 ottobre 2011. 
Roma, 14 aprile 2011   Avv. Daniela Conte
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