Matteo Renzi: "...Abbiamo dimostrato che si può fare politica senza il finanziamento pubblico ai partiti. Prima lo aboliamo e meglio è..."
...esticatzi... certo che alcuni possono fare a meno del finanziamento pubblico... Basta prendere soldi da "disinteressati" privati (finanzieri delle Cayman, Fiat, operatori nel settore "monnezza", immobiliaristi, raiders, banchieri, produttori di farmaci e di apparecchi elettromedicali, newcomers della green-economy...
...poi basta NON dichiarare (the privacy, you know...) chi siano i 70 donatori che hanno fornito un terzo dei finanziamenti, e si può fare.
Certo, sono somme che non basterebbero a coprire non dico una campagna nazionale, ma neanche il 10% del costo delle primarie del PD. Ma che fa? Renzi mica ha l'obbligo di finanziarle, le primarie... Ha solo il compito di partecipare (e di parlarne male). Alle spese pensa Bersani e la direzione del PD (della quale Renzi fa parte solo "ad libitum", quando gli conviene; quando si discutono argomenti controversi, che non creano necessariamente consenso, il renzino si alza e se ne va, senza parlare. Che siano gli altri a scazzarsi).
Comoda, la vita dei renzini. Tafanus
Da Paolo Fresco a David Serra, la Micheli ad Alfredo Romeo, ecco i finanziatori di Renzi. Il finanziere di Algebris (sede alla Cayman) gli ha dato 100mila euro. l'ex presidente di Fiat 25.000. Altrettanto la moglie di Fresco. Per le primarie, sul sito della fondazione Bigbang l'elenco dei contribuenti. Renzi: "Ho matenuto l'impegno. (di Massimo Vanni - Repubblica)
Un somma finale di 814.502 euro. E' il totale dei finanziamenti resi noti dalla Fondazione 'Big Bang', che fa capo al sindaco Matteo Renzi. E tra questi c'è anche il contributo di 100.000 € versato da David Serra, il fondatore del fondo Algebris (Isole Cayman) che al tempo della campagna delle primarie organizzò la contestata cena milanese con i finanzieri. Un contributo che Serra versò assieme alla moglie Anna Barassi, che sollevò dure critiche da parte di Bersani e dai suoi sostenitori. E a sinistra fecero arricciare molti nasi.Scorrendo l'elenco ancora parziale dei contributi, saltano fuori anche i nomi dell'ex presidente Fiat Paolo Fresco e della moglie Marie Edmée Jacquelin in Fresco, che hanno versato 25mila euro ciascuno. Un contributo di 100mila euro invece per Guido Ghisolfi e Ivana Tanzi. Mentre Jacopo Mazzei,
esponente della storica famiglia fiorentina, ha versato 10mila euro. I
nomi sono stati resi noti dalla stessa Fondazione, guidata dall'avvocato
Alberto Bianchi, che ha come scopo statutario quello di supportare le
attività di Matteo Renzi.
In totale il 72 per cento dei
finanziatori della Fondazione Big Bang ha autorizzato la pubblicazione
del proprio nome, "quelli che mancano - spiega l'avvocato Alberto
Bianchi, presidente della Fondazione - non sono i più grossi, la media
complessiva è di circa 3.800 euro ciascuno". Ci sono invece tutti i nomi
delle società, "che non sono soggette alla privacy" aggiunge Bianchi.
Tra queste la Isvafim Spa (60.000 euro), società che fa
riferimento ad Alfredo Romeo; 25 mila euro dalla Karat; 20 mila euro
ciascuna da Simon Fiduciaria e da Blau Meer e Cimis, così come la stessa
cifra è stata versata anche da Giancarlo Lippi.
"La trasparenza
totale che usiamo per i finanziatori - spiega ancora Bianchi - sarà poi
trasferita anche nel resoconto delle spese della Fondazione con il
bilancio che sarà pubblicato il 30 aprile e che sarà certificato da una
società di revisione. Tutte le spese verranno indicate".
Tra i maggiori finanziatori con 10 mila euro, anche Filippo Landi (top manager di Esaote), Jacopo Mazzei (ex presidente della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze), Carlo Micheli, Giorgio Colli, Renato Giallombardo (dello studio Gianni Origoni Grippo & partners).
Nell'elenco anche la Simon Fiduciaria spa che fa capo al finanziere milanese Paolo Basilico,
fondatore di una delle società indipendenti nel settore del risparmio
gestito, la Kairos: è l'imprenditore che con Serra partecipò alla cena
milanese rimanendo entusiasta di Renzi, tanto da tornare a casa e
inviare una mail a un selezionato gruppo di giovani clienti dal titolo:
"Primarie Pd: un'opportunità che non possiamo perdere". La Isvafim spa
ha donato 60mila euro, fa capo ad Alfredo Romeo, noto immobiliarista napoletano.
Tra i finanziatori della Fondazione Big Bang inoltre, il Cral del Comune di Napoli che ha versato 1.100 euro, probabilmente frutto di una raccolta comune. Nell'elenco anche qualche politico, come il senatore Andrea Marcucci (5.000 euro) e il consigliere comunale di Firenze Massimo Mattei (1.600 euro). Altri nomi noti, tra gli altri, Guido Roberto Vitale (5.000), Giovanna Folonari (2.000) e l'ex presidente di Confindustria Firenze Sergio Ceccuzzi (1.000).
Circa settanta nomi
di contribuenti non sono stati resi noti perchè, spiega la fondazione
"hanno chiesto di tutelare la loro privacy". Si sa però che mediamente
ciascuno di loro ha versato 3.800 euro.
Matteo Renzi
posta in serata su facebook:"Un impegno che avevo preso e che ho
mantenuto. Spero che questo esempio sia seguito da altri. Nel frattempo
abbiamo dimostrato che si può fare politica anche senza finanziamento
pubblico dei partiti. Prima lo aboliano, rispettando il referendum e
dunque il volere dei cittadini e meglio è..."
Ecco nel dettaglio l'elenco di chi ha contribuito con almeno 5.000 euro. Ovviamente mancano i generosi erogatori di un terzo del finanziamento complessivo. Ammeso che sia un terzo, e ammesso che siano "circa settanta". Parola di Renzi, dobbiamo fidarci.... Ove possibile e/o interessante, abbiamo aggiunto brevi "chi è":
Davide Serra e Anna Barassi, 100.000 - Il proprietario del fondo Algebris, con sede alle isole Cayman. Insomma, uno trasparente, 'de sinistra. Infatti, dopo la sconfitta di Renzi alle primarie, passa armi e bagagli a sostenere non già il PD, ma la "Lista Cinica" di Mario Monti. Perchè? Perchè "è uno nuovo"... esticatzi...
Guido Ghisolfi e Ivana Tanzi, 100.000 - Ghisolfi è vicepresidente del gruppo Mossi & Ghisolfi
Isvafim s.p.a., 60.000 - Azienda che fa capo al pregiudicato napoletano Alfredo Romeo: "... Adesso, a quarant' anni, era sulla rampa di lancio. Perciò, a Napoli, pagava. Pagava la Dc e pagava il Psi. Tirò fuori qualcosa come sette miliardi. Si beccò una condanna a quattro anni in primo grado, a due e mezzo in appello e la prescrizione in Cassazione..." (Fonte: Archivio Storico Corsera)
Paolo Fresco e sua moglie Marie Edmée Jacquelin, 25.000 € a testa - Ex Presidente della Fiat, anche lui uomo 'de sinistra. Paolo Fresco è l'autore del mitico "accordo" (fallito) con la General Motors, che dopo aver visto bene conti e prospettive della Fiat di Fresco, preferì pagare una forte penale e recedere dall'accordo. Poi arrivò Marchionne (che per Renzi era un mito. Salvo rivelarsi un mitomane).
Karat s.r.l., 25.000
Blau Meer S.r.l.., 20.000 (palazzinaro ligure)
Giancarlo Lippi, 20.000
Cimis s.r.l., 20.000
Simon Fiduciaria S.p.A., 20.000 - "...L'affare delle quattro «S» (Svizzera, soldi, scudo, silenzio) è stato un colpaccio storico per moltissime fiduciarie. E in mezzo ai colossi bancari, che hanno fatto la parte del leone nel regolarizzare i clienti, balzano fuori a sorpresa alcune fiduciarie di famiglia, con volumi da grande banca. Come la Simon Fiduciaria e la Gabriel, entrambe della famiglia Grande Stevens (storico manager e avvocato della Famiglia Agnelli - NdR) , o la Ser-Fid Italiana della famiglia di Adelmo Paganini, ex commissario del Casinò di Campione d'Italia. Hanno chiuso operazioni di rimpatrio per circa un miliardo ciascuno, più di Deutsche Bank o Bnl o Mediolanum. (fonte: Mario Gerevini per "il Corriere della Sera")
Carlo Micheli, 10.000 - Figlio di Francesco Micheli, nato come "raider" in borsa ai tempi della "Milano da bere" (e possibilmente da mangiare). Il suo primo colpaccio fu la scalata alla Bi-Invest del "Signor Mattone", Carlo Bonomi)
Fabrizio Landi, 10.000 - Consigliere di Amministrazione della Esaote SpA, azienda farmaceutica
Eva Energie S.p.A., 10.000 - Azienda "interessata" all'acquisto o all'affitto di terreni per impianti fotovoltaici.
Telit Communications S.p.A., 10.000
Sinefin S.p.A., 10.000
Jacopo Mazzei, 10.000 - Jacopo Mazzei: è il presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, nel cui portafoglio è custodito il 3,3% di Intesa Sanpaolo (con due posti nel board) e il 10% di Banca Credito Firenze (sempre controllata dal gruppo milanese). E' cugino di Lorenzo Bini Smaghi, numero uno della Fondazione Palazzo Strozzi, e in questo momento sta cercando un prolungamento dell'incarico che altrimenti scadrebbe a febbraio prossimo: la modifica dello statuto dell'Ente (23 milioni distribuiti al territorio nel 2013) non è ancora passata al vaglio del ministero dell'Economia e si profila una braccio di ferro. (fonte: IlSole24Ore)
Giorgio Colli, 10.000
Renato Giallombardo, 10.000
Alberto Bianchi, 5.400 - Tesoriere della Fondazione "BigBang" di Matteo Renzi
Guido Roberto Vitale, 5.000 - Banchiere d’affari. Presidente della Vitale & Associati, vicepresidente del Fai (Fondo per l’ambiente italiano). «Negli anni Settanta è stato pioniere in un’attività fino ad allora poco esplorata, fondando e portando al successo una delle prime società attive nel collocamento in Italia. Negli anni Novanta ha creato la Vitale Borghesi & Associati, che diverrà di lì a poco Lazard Italia entrando a far parte del network della grande banca d’affari internazionale. È anche stato presidente di Rcs Mediagroup» (La Stampa).
Venne sentito come testimone nell’inchiesta milanese sulla scalata Unipol (di cui era consulente). Presente nella società che nel 2007, ha fatto nascere la casa editrice Chiarelettere (proprietaria del sito cadoinpiedi.it, vicino a un altro 'de sinistra come Marco Travaglio - ndr) (fonte: cinquantamila.corriere.it)
Calzaturificio Gabriele, 5.000
Andrea Marcucci, 5.000 - Imprenditore, si dedica all'attività politica dal 1990 divenendo a soli 25 anni assessore provinciale alla pubblica istruzione e alla cultura della provincia di Lucca. Nel 1992, a 27 anni, viene eletto deputato tra le file del Partito Liberale Italiano e sarà il vicepresidente del gruppo parlamentare del PLI alla Camera fino al 1994. Per le elezioni politiche del 1994 si candida fuori da tutti gli schieramenti nel collegio uninominale di Capannori per la Camera dei deputati con la lista "Insieme per lo sviluppo" raccogliendo un significativo 14%, senza risultare eletto.
Nel 1994 torna all'attività imprenditoriale e assume vari incarichi in aziende del settore farmaceutico e di quello turistico. Nel 1996 aderisce alla lista Dini-Rinnovamento Italiano, di cui sarà dirigente regionale in Toscana. Successivamente diviene membro della giunta nazionale di Farmindustria e della giunta dell'Associazione Industriali di Lucca, oltre che rappresentante del settore Industria presso la Camera di Commercio. Fondatore e presidente di Società Libera, nelle elezioni politiche del 2006 si candida al Senato con La Margherita nella circoscrizione Toscana, senza tuttavia risultare eletto (fonte: Wikipedia)
Capaccioli s.r.l., 5.000
Entsorgafin S.p.A., 5.000 - Entsorga Italia si occupa di trattamento biologico dei rifiuti
Key2 People Executive Search, 5.000 - Società di "executive search and recruiting"
Barbara Berlusconi e Pato
"Matteo Renzi? Sarebbe stato il miglior candidato per il Pd". Ad appoggiare il sindaco di Firenze è la primogenita di Veronica Lario e Silvio Berlusconi, Barbara, in un'intervista ad 'A' conferma il suo gradimento per il sindaco di Firenze (fonte: virgilio notizie)