Ancora un giorno e poi si entra nell’incubo della maturità. Si fa presto a dire di non avere paura, tutti e dico tutti, abbiamo vissuto il terrore panico dell’esame di maturità.
Vediamo allora come fare per diminuire almeno un poco questa grande paura.
La paura, uguale per tutti nelle sue manifestazioni, ha tuttavia origini e significati diversi a seconda dello studente che sei e sei stato.
Hai sempre studiato, preparato compiti e lezioni, ottenuto buoni risultati, ma sei assolutamente spaventato, perché questa volta è troppo quello che devi ricordare e sapere, pensi di non farcela, di non avere studiato abbastanza….
Hai la sensazione che la tua preparazione sia come il formaggio coi buchi, “buchi neri” che inesorabili aspettano che tu ci cada dentro.
Se sei così, la tua medicina è il confronto, interroga i tuoi compagni e fatti interrogare da loro, assisti ai loro esami, scoprirai che quasi sempre ne sai più di loro, scoprirai che i buchi solo apparentemente sono vuoti, perché quello che hai imparato e studiato si è depositato strato dopo strato nella tua mente.
Non lo sai fino a quando non ti serve: sono il problema, le domande, gli stimoli adeguati a risvegliare le tracce ricche di conoscenze della tua memoria.
Ricordati: sei tu il vero esaminatore inflessibile, non i professori che non domandano, né si aspettano da te, ciò che tu così severamente pretendi da te stesso.
Smettila di confidare nel tuo giudizio offuscato da assurde pretese di perfezione, affidati al giudizio e alla valutazione degli altri che sono sicuramente più obiettivi e limpidi.