Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata a favorire l'ingresso irregolare di cittadine extracomunitarie e sfruttamento della prostituzione.In base all'ordinanza - emessa dal Gip distrettuale dell'Aquila - sono stati apposti i sigilli a tre agenzie di affari artistici e teatrali e quattro locali notturni all'Aquila, Macerata, Ascoli Piceno e Terni.
Le indagini sono state svolte dal Reparto Operativo Nucleo Investigativo sulla base di precedenti verifiche avviate dal Nor della Compagnia dell'Aquila in locali notturni della zona. È stato possibile individuare un sodalizio criminoso - composto da 4 impresari artistici e 9 gestori di locali notturni - attivo dal 2010 in Abruzzo con ramificazioni in Lazio, Marche e Umbria.
Grazie a intermediari residenti in Paesi del centro e sud America, i soggetti ottenevano, attraverso falsificazione dei documenti, il visto d'ingresso, e l'introduzione in Italia di giovani donne provenienti da Cuba, Venezuela e Filippine, avviate poi alla prostituzione in locali notturni. I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa alle 11 presso il Comando Provinciale Carabinieri dell'Aquila.
E un'operazione congiunta della Polizia di Stato e dei Carabinieri, finalizzata a smantellare una presunta organizzazione accusata di essere dedita allo sfruttamento della prostituzione, è in corso dalle prime luci dell'alba anche a Viterbo. Finora sono stati eseguiti tre arresti. Secondo quanto si è appreso, venivano fatte prostituire numerose giovani in alcuni appartamenti del centro storico della città, che sono stati sequestrati.
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