(Fonte: vet.journal | leggi l’articolo originale >>)
Uno studio riporta come gli allevamenti di pollame che sono passati dal sistema convenzionale a quello organico e hanno cessato l’utilizzo di antibiotici presentano livelli significativamente inferiori di enterococchi antibiotico-resistenti. Si tratta del primo studio che dimostra la riduzione di batteri resistenti nelle aziende organiche di pollame negli Stati Uniti e suggerisce che la cessazione dell’utilizzo su larga scala degli antibiotici in questi allevamenti può determinare una riduzione immediata e significativa dell’antibioticoresistenza di alcuni batteri.
La differenza osservata era significativa per numerose classi di antibiotici già dalla prima generazione di animali prodotti dopo la transizione al sistema di allevamento organico.
Nello studio sono stati analizzati 10 allevamenti convenzionali e 10 allevamenti organici per la produzione su larga scala di pollame, verificando la presenza di enterococchi nelle lettiere, nei mangimi e nell’acqua e testandone la resistenza a 18 comuni antibiotici.
Benché tutti gli allevamenti risultassero positivi alla presenza di enterococchi, le aziende organiche erano caratterizzate da una prevalenza significativamente minore di enterococchi resistenti. Per esempio, il 67% degli Enterococcus faecalis degli allevamenti convenzionali era resistente all’eritromicina, contro il 18% di quelli isolati negli allevamenti organici. Differenze notevoli si osservano anche nel livello dei batteri multi-resistenti.
“Lower Prevalance of Antibiotic-resistant Enterococci on U.S. Conventional Poultry Farms that Transitioned to Organic Practices” Amy R. Sapkota, R. Michael Hulet, Guangyu Zhang, Patrick McDermott, Erinna L. Kinney, Kellogg J. Schwab, Sam W. Joseph. Environmental Health Perspectives online, August 10, 2011.