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MENTRE CERCO DI NON PENSARCI. E un po' ci riesco pure.

Creato il 05 dicembre 2011 da Nina

MENTRE CERCO DI NON PENSARCI. E un po' ci riesco pure.
E' da tempo che non parlo più della mia ricerca e non lo faccio per un semplice motivo: Perché non sto più cercando! Mentre cerco, invece, di tenermi occupata con tutt'altro, dedicando al pensiero procreazione gli avanzi della mia già scarsa attività cerebrale. Perciò sto provando a non pensarci, perché so che adesso è così e a poco valgono la nostra volontà, le nostre intenzioni. Relego l'argomento ai margini della mia vita, al di fuori della lista di cose che ritengo interessanti o degne di nota. E in parte ci riesco pure. Questo non vuol dire che la speranza mi abbia abbandonato, che se ti danno l' 1% di probabilità stai pur sicuro che ti ci aggrapperai con tutte le tue forze a quello. L'essere umano è così, difronte alla vita non si arrende. Quasi mai. Quindi nei giorni a ridosso del ciclo io ci spero ma non mi illudo.Per riuscire nella mirabolante impresa ho bisogno di distrarmi, di concedermi il lusso di dedicarmi alle frivolezze, perché uscire da certi schemi non è facile, ormai lo sappiamo. Il livello di difficoltà poi si alza perché, anche se ci provi con perseveranza, la vita si diverte e gode a disseminare il tuo cammino di eventi, notizie e situazioni che ti riportano esattamente lì dove stai cercando di non tornare. Ti accerchia e ti assedia, nel tentativo di non farti raggiungere il quadro successivo. E io ho un po' di rabbia dentro, per le cose che non so, o che non posso proprio controllare e gestire: le variabili che non dipendono da me.
Riassumendo: non ho speranze di rimanere incinta, perciò impegno tutto il mio essere in ogni tipo di attività al solo scopo di rendermi le cose un po' più semplici, di alleggerirmi dal gravoso impegno del non pensarci. E faccio questo non con la segreta speranza che funzioni come fertilizzante, ma solo per vivere meglio, sia chiaro. La casa è un ottimo stimolo, certo, ma non sono un'isola, la mia vita incontra necessariamente quella degli altri e con la loro si confronta. Non posso certo evitarli, anche se a volte vorrei, diosolosa quanto lo vorrei. Qualche esempio esaustivo?
1] Il mio ex, col quale ho cercato un figlio per ben due anni, ora è incinto. Sissì, è entrato a pieno diritto in quella schiera di persone che non fanno in tempo a pronunciare il desiderio, che il pacco dono gli arriva immancabilmente per direttissima. Perciò è evidente che anche allora il problema era il mio, il problema ERO IO. E rimangono incinti nel mese del compleanno di lei  - che guarda caso coincide col mio - alle soglie del natale - doppio regalo uaaau chi non ci metterebbe la firma? - e mentre stanno per cambiare casa - ma guarda proprio come noi! Com'era? il cambiamento che porta novità? C'è sempre qualcuno che dimostra la fondatezza e l'esattezza della regola, mentre tu rimani sempre l'eccezione che la conferma. Ah ah.Una botta non indifferente per me, che osservo la sua vita pensando che doveva esser la mia, con tutte ste coincidenze poi sarebbe impossibile non fare paragoni. Questo post di lunedì scorso era l'effetto collaterale della notizia, eccovi svelato l'arcano. E mi sogno la sua ragazza ormai da diverse notti e per raggiungere l'isola dove si trova lei e quelle come lei (che restano incinte quando lo vogliono), devo superare un mare vasto, che mi angoscia. E cerco di spiegarle cosa si provi ad essere al mio posto, invece che al suo, e lei che sminuisce e ride, come chi non è toccata da preoccupazioni, non conosce la difficoltà o il dolore della ricerca infruttuosa, la fatica del doversi conquistare anche le cose più normali. Come chi non ha problemi, è intoccabile, graziata, appagata e protetta, lontana dalle umane afflizioni. Poi mi sveglio e cerco di motivarmi per affrontare il nuovo giorno e già alzarmi dal letto mi pare un'enorme conquista. Brava Nina!
2] La suocera prosegue con l'ampliamento della Lista delle elette. Questo mese si aggiunge un'altra coetanea di Lui (l'ennesima) che pare abbia partorito da poco una bimbetta:- Deliziosa! Pare una pallina Nina, oddio com'è carina, vedessi. Sono bellissimi quando sono così piccini vero? Quel visetto tondo e paffuto, tutto in miniatura...è vero? Ricordami di dirlo a Lui! -Si, come no! Lo farò sicuramente: con un messaggio mentre sono sulla via di casa mia.
3] Poi ieri c'è stata la presentazione ufficiale del piccolo di mia cugina, ricordate? Ne avevo parlato in questo post.Il tempo vola, già 10 mesi sono passati e nei giorni in cui noi eravamo ad Amsterdam è arrivata la notizia della sua nascita. La gioia è tanta ma non è mai facile, lo ammetto. Vedere mia cugina, con cui sono cresciuta, nei panni della mamma, fa effetto. Mi scontro sempre con un vago senso di ritardo, laddove poi credevo nelle mie capacità di battere tutti sul tempo, visto che la buona volontà e l'impegno ce li metto da quattro anni!
- Che aspettate?  Io a 29 anni avevo già due figli...voi invece DORMITE! -
Oh zia, magari fosse come dici tu. Non sai quante volte ho desiderato dormire, addormentarmi e risvegliarmi quando tutto è finito, baipassando difficoltà e angosce, catapultata direttamente al magico momento del test positivo, in qualunque modo arrivi quel miracolo lì. E invece mi tocca vivermi tutto, anche l'effetto che mi fa la tua folle gioia di nonna, pensando che non vedrò mai quella di mia madre. E invece no, invece sono qui a guardare gli altri raggiungere la meta e a godere dei loro successi. Sono qui ad abbracciare e dare il latte ai loro figli e mentre lo faccio, dal basso di una sedia, alzo gli occhi e vedo quelli di Lui - lucidi e commossi - e sulle sue labbra leggo parole, ma senza il sonoro:- Sei bellissima...perfetta. -Un muto dialogo tra me e Lui, che ogni volta si rinnova e ci unisce a doppio nodo.E andar via da questi incontri ravvicinati come riemergendo da un sogno ad occhi aperti, perché mi viene sempre di immedesimarmi, di cogliere l'occasione per sublimare certi bisogni inconsci, come quello di abbracciare/odorare/nutrire un neonato. E c'era anche mio nipote, l'Amoredezia, che come mi allontanavo dall'inglesina mi richiamava all'ordine incitandomi:- Zia, vieni a vederlo, vieni a guardarlo! DEVI vedere!-
E porca di quella troia mi chiedo, a volte, dove sia finito il mio senso dell'umorismo, la mia ironia, la capacità di regalare a me e a voi un po' di sana ilarità, quella che aiuta a sdrammatizzare, a guardare le cose con più leggerezza. Tornerà, per ora NON c'è, se non a tratti, a singhiozzi.

Il mio amore mi porta a vedere divani, cucine, camere da letto. Il mio amore sa ricreare il nostro salone con angolo cottura in scala 1:200. Dentro ci ha disegnato, proporzionati, i mobili della cucina, il tavolo e la consolle che ospiterà la tv e il giradischi.Poi su un foglio disegna, sempre in scala, il divano ad angolo più comodo e morbido che c'è e mi chiede di ritagliarlo. Io torno bambina, al tempo del Corriere dei Piccoli, quando arredavo il bosco dei Ronfi, ve lo ricordate?Insieme cerchiamo la posizione migliore, il posto perfetto, muovendo la figurina nello spazio sulla carta. Il nostro progetto prende vita nelle sue mani e sotto le mie dita.Le mani, lo strumento più potente che conosco.
MENTRE CERCO DI NON PENSARCI. E un po' ci riesco pure.

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