Una serata che io avrei immaginato come un unico, grande e straordinario omaggio a Dame Vivienne Westwood che si è rivelata solamente l'ennesima scusa per Zara di cucire altre borchie sulle camicie di poliestere. Per qualche strana ragione il re della serata è stato Riccardo Tisci per Givenchy che sta al punk come Snooki alla sobrietà e che fa confondere ciò che è GOTICO ed eventualmente DARK, con ciò che PUNK. Sarà che per Nostra Signora del Punk c'ho lavorato, ci tengo a precisare che se non ci fosse stata lei adesso i ragazzini non saprebbero nemmeno di che colore indossare l'eyeliner, forse amerebbero i minipony e gli emo sarebbero semplici adolescenti alle prese con l'acne. Eppure è stato il suo sodalizio (di menti e non solo) con Malcom McLaren, primo manager dei Sex Pistols, a diffondere quello stile volutamente anticonformista e provocatorio che l'ha resa celebre dapprima nel Regno Unito e poi in tutto il mondo.
Ma eccoci qua, 84 celebrities e solo UNA ha indossato Vivienne Westwood. E mica una a caso, una che sull'essere punk ci ha costruito una carriera.
Procediamo però con ordine altrimenti finirò per il Met del prossimo anno: Riccardo Tisci per Givenchy Partiamo con quella che è stata l'ospite d'onore della serata, nonché in qualche forma collaboratrice all'evento (so che è stata coinvolta a qualche titolo, forse tanto quanto Carey Muligan l'anno scorso per Prada cioè NULLA). Diciamoci la verità: Beyoncè non è mai stata un fuscello (se non forse quando ha fatto Dreamgirls). Smettiamola con st'ipocrisia che Beyoncè è figa di qua e Beyoncè è figa di là. Certo, Beyoncè è una gnocca incomparabile, ma per i canoni estetici ai quali siamo abituate (taglia 38, una III di seno e 1.80 di altezza) è un po' fuori dal normale. Poi, che sappia portare con immensa grazia il suo derrier anche al cospetto di Mister Obama è dato per assodato. Ma diciamolo, tanto per lei come per tutte le donne un po' formose, gli abiti fittati NON SONO COSA. Che poi, cos'ha di male quest'abito? Nulla se non fosse che c'è TROPPA ROBA! Perché i guanti? Perché gli stivali? Poteva bastarci la stampa a ricamo sullo strascico che ci ricordano le lingue di fuoco dell'inferno? La mia risposta è SI. E poi Riccardo, cos'è sta tendenza mimetica delle mani che hai trovato (vedremo dopo sulla povera Kim Kardashian), che problema hai con le mani Riccardo? Voto: 4Riccardo Tisci per Givenchy
In cuor vostro che potete dirle a una come lei? Che ha sbagliato forse? Che ha esagerato magari? La verità è che NO, non le si può dire un cazzo. E' Madonna, quando c'era il punk lei stava studiando per diventare la Regina del Pop. Non c'è nulla, nell'uniforme punk, che lei non abbia indossato, rivisitato e diffuso (il tartan, le calze a rete, le borchie, il pizzo, le croci, whatever). E sono d'accordo con voi se mi dite che è eccessiva, volgare, malvestita e provocatoria (conciarsi in 'sta maniera a 54 anni, ci vogliono le palle), ma trovo che la sua genialità stia -tra le altre cose- anche in questo. Voto: 8 (poteva essere un 8.5 ma quelle scarpe sono state veramente scelte dallo stagista).
Riccardo Tisci per Givenchy Ed ecco quella povera crista di Kim Kardashian, che si veste come se essere incinta non fosse un problema suo (cit.). Ha avuto il via libera da Anna Wintour per partecipare all'evento dal quale altrimenti sarebbe stata bandita come un piatto di carboidrati. Riccardo, quello scellerato, le ha fatto un abito custom quindi con tutte le possibilità di stili, con tutti i tessuti e le stampe che esistono al mondo COSA DIO MIO COSA ti ha fatto pensare che una stampa floreale fosse l'idea giusta? E perché così accollato? Volevi strozzarla forse? E, di nuovo, che problema hai con le mani? Una mania ossessivo-compulsiva? In cuor mio le donne incinte portano in loro già un fardello talmente pesante fatto da piedi gonfi, nausee, smagliature, vomito e seni dolenti che incolparle anche per le scelte estetiche sarebbe crudele quindi il mio disappunto è tutto per Tisci. RICCARDO, THIS IS YOUR FAULT. Voto: 3Riccardo Tisci per Givenchy Il resto dell'armata Givenchy barcolla tra il meglio, il peggio e il già visto. Rooney Mara, quella bellezza così perfetta che si potrebbe rimanere delle ore in contemplazione, porta un abito che è già stato indossato prima da Penelope Cruz e ricorda molto l'abito da sposa di Vanessa Traina. Qualcuno è a corto di idee? Rooney, tuttavia, il suo lavoro di ambasciatrice dello stile Givenchy lo fa egregiamente, è qualcun altro che zoppica. Voto: 8 Florence Welch: questa andrebbe da qualsiasi cristo che le allunga un abito aggratis. Ha cantato da Chanel, ha cantato all'opening del Met. Prossimamente alla Sagra degli Asparagi sotto casa. Peggio di una fashion blogger. Voto: 4 Amanda Seyfried: da pochi giorni è il nuovo volto Givenchy Parfums. Come già detto, con i capelli che ha dovrebbe esserle vietato per legge di raccoglierli. E farla testimonial della Pantene, subito. Altro che Elisabetta Canalis. Stampa troppo grande, non si capisce dove voglia andare a parare. Voto: 5 Carine Roitfeld: MIO DIO SEI TU? Sicure che non sia la Strega Nera di Fantaghirò? Anche le fashion victim cedono alle rughe, confortante. Ma comunque inaccettabile, curati. Voto: 4
Dior Le ragazze di Dior sono come una boccata d'aria fresca per un carcerato, anche se – anche se. Marion Cotillard: vestirla male è un'impresa, grazie a dio, molto difficile. Capisco la voglia di aggiungere quell'ultimo tocco “stonato” rispetto al resto, ma quelle scarpe giuro che non le capisco. Voto: 7 Jennifer Lawrence: dopo l'Oscar si è tinta di nero, finito un film, forse ne ha fatto un altro e tagliata i capelli alle spalle. Quanto a cambiamenti potrebbe anche bastare. Non voglio dire che non mi piace, è che vederla così dopo quello a cui ci ha abituate durante la Awards Season è un po' frustrante. Silhouette adorabile per l'abito, ma giuro che quelle scarpe non le capisco (2). Voto: 7 Lelee Sobieski: Famosa per ______________. Ama di solito essere quella controcorrente e avant-garde sul red carpet. Strano, dunque, che abbia scelto Dior. Di nuovo il tema delle mani coperte: ma perché? Voto: 5/6
Dolce & Gabbana Ed ecco che arriva la tipica sobrietà italiana, la raffinatezza del Made in Italy, il minimalismo e il rigore. Una domanda per tutte: chi vi ha fatto pensare che vestirvi da mosaico bizantino fosse adatto ad una festa tema punk? Lauren Santo Domingo: vestirsi da Madonna se non hai concepito senza peccato o se non sei diventata famosa con “Like a Virgin” non è mai un ottima idea. Voto: 3 Giovanna Battaglia: va bhè ma serve che dica qualcosa? A me lei piace pure molto, è che mi chiedo perché una talentuosa giornalista di moda senta il bisogno di essere sempre così eccessiva. Anna Dello Russo non può diventare un role model. Voto: 3 Katy Perry: si stava meglio quando si stava con i capelli blu. Voto: 3
Chanel Ma chi se non chi organizza il Gala ogni anno può permettersi di andare fuori tema? Ma infatty, ecco perché Anna Wintour dopo la piccolapausa dell'anno scorso in cui ha indossato un Prada per miracolo, torna al solito Chanel. Solito. Chanel. Fiori di pailettes ad un gala a tema punk? Avanguardia pura. Voto: 4 January Jones: non odiatela, povera Fat Betty. In mezzo a tutti i tentativi di seguire il tema (male) o di non seguirlo affatto, apprezzo chi ha fatto del proprio meglio cercando di coniugare il proprio solito stile ad un make-up magari più estroso del solito. Per me, con un viso del genere, anche un trucco così angosciante è accettabile. Voto: 7 Diane Kruger deve smetterla di essere sempre perfetta. Come per January, il suo tocco punk è solo un dettaglio, stavolta nei capelli (ma lo vedremo alla fine). Voto: 8.5 [Ciao Pacey, ancora io ancora tu]. Sienna Miller - Cara Delavigne in Burberry; Mary Kate Olsen - abito Chanel Couture soprabito Balmain vintage; Ashley Olsen - Dior Couture Sienna Miller: ci ha stupito con effetti speciali. Finalmente è tornata, grazie Sienna. Voto: 8 Cara Delavigne: non faccio parte del suo fan club, la trovo noiosa e non rappresenta il genere di bellezza al quale vorrei ambire. E' il suo lavoro essere bella per cui porta a casa la sufficienza facilmente. Voto: 6 Mary Kate Olsen: tanto sono brave a creare linee d'abbigliamento minimal e di successo, tanto sono brave a conciarsi come delle barbone una volta sul red carpet. Voto: 4 Ashley Olsen: sull'invito c'era PUNK o FUNK? Voto: 4
Kirsten Stewart e Cameron Diaz - Stella McCartney Carey Muligan e Julianne Moore - Balenciaga Kirsten, scolta, sta a casa la prossima volta. Voto: 4 Cameron Diaz: invecchiata di botto negli ultimi due anni. Dalla divisa da surfista agli abiti da Helen Mirren il passo è stato breve. Mai più Cameron, mai più. Voto: 5 Carey Muligan: MA. LA. NOIA. STAI A CASA CHE NON VOGLIO VEDERTI FINO A QUANDO NON ESCE IL GRANDE GATSBY. Julianne Moore: hai perso il numero di Tom Ford? Voto: 5
Gwyneth Paltrow, Anne Hathaway - Valentino; Elle e Dakota Fanning - Rodarte
Ma brava la nostra Gwynnie. Se va ad una premiere, dimentica di indossare le mutande, se va ad una festa punk, si veste di rosa. Brava, sempre sul pezzo tu. Voto: 2 Anne Hathaway ALLELUJA ALLELUJA. Dopo aver finalmente vinto l'Oscar e aver capito che la gente continuerà ad odiarla, ha trovato il modo di ravvivare quel viso da suora impenitente, da amica stronza delle medie, da arrampicatrice sociale. Per una volta questo colpo di testa non è stato fuori luogo. O, per lo meno, non quanto mostrare -ancora- qualcosa che andrebbe coperto. Voto: 9 i capelli / 6 l'abito (Da notare che è un Valentino, doveva farsi perdonare per la magra figura fatta agli Oscar, non c'è da escludere che la virata platino dei capelli non sia stato un modo per riparare a quella mancata pubblicità). Elle Fanning: io capisco che hai cominciato a recitare da giovanissima, ma il periodo della sperimentazione degli ombretti dovrebbe essere concluso ormai. Poi quel tye-dye cosa centra con il punk? Voto:4 Dakota Fanning: almeno una delle due è assennata, anche se quei capelli cominciano a stufare. Voto: 7
Kylie Minogue - Moschino; Hailee Steinfeld - Donna Karan Atelier; Ashlee Greene - Marchesa; Sarah Jessica Parker - Giles Deacon Permettetemi di andare veloce: Kylie Minogue: questo non è il ballo della rosa. Voto: 5
Hailee Steinfeld: mille volte sì, il trucco poi è impeccabile. Una delle poche teen-ager ad Hollywood ad aver capito come vestirsi, speriamo che non abbia visto troppa Hannah Montana nella sua vita. Voto: 8
Ashlee Greene: il nero non è mai l'unica soluzione. Abito più adatto ad un ballo di Natale che ad una festa punk. Voto: 5
Sarah Jessica Parker: sorprendentemente impeccabile. Lei è una che si diverte con la moda, con gli abiti e con i designer. C'era un tema e l'ha seguito adeguandolo al suo stile, pure se questo ha significato indossare un copricapo a cresta di Philip Treacy. Se ci devi credere, credici fino in fondo. Voto: 9
Nicole Richie - Topshop; Olivia Wilde - Calvin Klein; Gwen Stefani - Maison Martin Margiela; Heidi Klum - Marchesa; Zoey Deschanel - Tommy Hilfiger
Nicole Richie: scherzerai vero? Non so se sia peggio il marrone (della pelle) o il bianco (della vernice spruzzata sui capelli). 'Ndo cojo, cojo, questo è un fail da manuale. Voto: 3
Olivia Wilde: per me è un sì, anche se avrebbe potuto osare un po' di più. Voto: 6Gwen Stefani: una che ha indossato tartan e borchie fino all'altro ieri mi aspettavo qualcosa di più di questo Margiela che, per inciso, non centra nulla. Voto: 6
Heidi Klum: ma non dirmi, anche tu qui? E' il tuo abito da sposa quello? Voto: 3
Zoey Deschanel: vi ho anticipato che non mi avreste creduto. Sì, la frangia nel suo caso copre le rughe, ora lo sappiamo e lo sa anche lei. E' quantomeno evidente ormai che sul red carpet ama SCONVOLGERE il suo pubblico con scelte azzardate su ciò che la contraddistingue solitamente. Nonle bastava cosa ci aveva fatto agli Oscar. Voto: 4
Blake Lively - Gucci; Allison Williams - Altazurra; Emma Watson - Prabal Gurung; Jessica Biel - Giambattista Valli; Katie Holmes - Calvin Klein
Blake Lively: sempre uguale, sempre Gucci, sempre strascico, sempre bustino, sempre N-O-I-A. Voto: 5
Allison Williams: diciamo anche basta a questo presenzialismo. Tanto la II stagione di Girls è finita. Voto:4 Emma Watson: figlia mia quanto son fiera di te FINALMENTE. Per le spalle da nuotatrice ancora poco si può fare ma apprezzo il tentativo di mimetizzarle. Voto: 7,5Jessica Biel: quale strano dio ti dev'essere apparso in sogno per farti credere che quel Giambattista Valli fosse una buona idea? Il dio delle cosce grosse? Voto:4 Katie Holmes: Carta igienica. Voto: 4
Miranda Kerr - Michael Kors; Michelle Williams - Saint Laurent; Emily Blunt - Carolina Herrera; Kelly Osbourne - Marc Jacobs
Miranda Kerr: ti piace vincere facile. E visto che vinci, potevi fare anche qualcosa di più. Le borchie sulla pochette ce le hanno pure a Rozzano. Voto: 6
Michelle Williams: ok la sposa cadavere, lasciamo perdere il tema punk che ormai c'ho rinunciato. I capelli Michelle. I capelli. Sono così 2009, ADEGUATI. Voto: 7Emily Blunt: di nuovo, come per January Jones, Miranda Kerr e molte altre, uno stile sobrio ma accentuato solo da un make-up più estroso. A me piace. Voto: 7,5
Kelly Osbourne: quasi nulla da dire sull'abito. E' sul trucco che sono concentrata, come quando vedi un piccione investito sull'asfalto. Voto: 4 MIley Cyrus - Marc Jacobs; Jessica Alba - Tory Burch; Chloe Sevigny - Proenza Schouler; Donatella Versace - Versace; Alicia Keys - Jason Wu
Miley Cyrus: che avrai mai da ridere? Che quei capelli non sono manco del 2009 ma del 2001. Quando basta poco per rovinare un bel faccino. Voto: 6,5
Jessica Alba: non bisogna sempre presenziare a tutto. Segnatelo sul frigo la prossima volta che stai per scegliere un abito simile. Voto: 5 Chloè Sevigny: ha fatto di peggio eh. Ricordiamocelo sempre. Voto: 6Donatella Versace: non so se sia più spaventosa lei o l'abito che indossa. Voto: 4
Alicia Keys: Alicia, scolta, pure io credo di essere magra di poter andare in giro con i cut-out tutti i giorni. Ma non sono ancora così magra. Voto: 5
Kate Bosworth - Balmain; Renee Zellweger - Prada; Christina Ricci - Vivienne Westwood; Elizabeth Banks - Atelier Versace
Finalmente quelle che hanno scelto il corto, non senza pestare le merde.
Kate Bosworth: non so perché ma questo Balmain non mi sa di sbagliato. Voto: 7Renee Zellweger: in Prada? Quest'anno? Din-din! RENEE, ERA L'ANNO SCORSO LA MOSTRA DI PRADA! Voto: 3
Christina Ricci: ed eccola, finalmente, quella che ha capito cos'è il punk, o che cosa potrebbe esserlo nel 2013. Quella che si chiamava Mercoledì quando io ero ancora una pallottola di grasso, quella che ha limonato con Charlize e che se le chiedono VW non risponde Volkswagen. Christina, sei il mio orgoglio, sei l'unica che c'ha preso. Voto: 9,5 Elizabeth Banks: esagerato, eccessivo, pacchiano. Perfetto. Voto: 8 Kate Upton - Diane Von Fustenberg; Rosie H. Whiteley - Gucci; Kirsten Dunst - Louis Vuitton; Karlie Kloss - Louis Vuitton; Uma Thurman - Zac Posen
Kate Upton: la dimostrazione che una maggiorata da vestita - male - è uguale a qualsiasi casalinga. Soprattutto con un abito così insignificante. Voto: 4
Rosie Huntington Whiteley: la noia di un solito Gucci. Per chi è bella professionalmente si poteva usare un po' di più. Voto: 6 Kirsten Dunst: Piume Kirsten? Dai, non scherziamo. Voto: MACCOSA. Karlie Kloss: Vedi alla voce Rosie Huntington Whiteley. Uma Thurman: “AHAHAHAHAH! MA VOI AVETE VERAMENTE SEGUITO IL DRESS CODE????” Voto: 6 per la faccia tosta. Lena Dunham - Erdem; Claire Danes - Oscar de la Renta; Ginnifer Goodwin - Genevieve Jones; Jennifer Lopez - Michael Kors Lena Dunham: sei a soli 15 (facciamo 20) cm di stoffa (sull'avambraccio) dall'essere normale. Ce la puoi fare. Voto: 5/6 Claire Danes: inutile. Voto: 4 Ginnifer Goodwin: perché buon dio? Perché? CHI TI HA CONVINTA? Cosa avevi in testa? PERCHE' NON TI HANNO FERMATA! E' stata Clio? Voto: 2 come gli ombretti che ha consumato per truccarsi fino ALLA FRONTE. Jennifer Lopez: così fuori tema che comincio a pensare che per lei, l'animalier, sia vero punk. Voto: 6Ultima sforzo, i close-up:
Il tocco punk di Diane Kruger; la favolosa cresta di Sarah Jessica Parker; il biondo-side-boob di Anne Hathaway; la perfezione di un'inaspettata Christina Ricci; il touch fuori luogo di Emily Blunt; l'estrema bruttezza di Ginnifer Goodwin; l'esasperata ricerca di attenzione di Jessica Parè; l'errore che pagherà tutta la vita di Nicole Richie.