Le cose non si vedono per ciò che sono ma per ciò che sei!
Fabio Volo
In questi giorni mi sono più volte soffermato a guardarmi allo specchio, o meglio, ad ascoltare me stesso. Vado per i 25 ormai e mi reputo una persona abbastanza matura, intelligente, sicura di sé, cuoriosa e con tanta voglia di imparare.
Cresciuto abbastanza in fretta ho viaggiato parecchio, ho confrontato me stesso con tante realtà, osservando il mondo con occhi anche non miei, girando quasi sempre con un block-notes dove appunto pensieri, idee, momenti di felicità e situazioni di disagio. Insomma, tento di scrivere la vita, o quantomeno stati d’animo.
Osservo, ascolto, mi piace relazionarmi con la gente, col mio modo discreto e pacato, cercando di non essere mai invadente, a volte forse troppo scrupoloso e riservato. Ecco, crescendo aumenta questa mia consapevolezza di essere così, agli inizi pensavo di essere sbagliato, volevo essere come quelli lì simpatici a tutti, che la gente adora tanto, ma invece no, ho imparato a capire la mia personalità o quantomeno a provarci. La verità è che non esistono quelli simpatici a tutti, non puoi essere perfetto per il mondo, ma puoi esserlo per te, accentando il tuo modo di essere, cercando di migliorarlo smussando quegli angoli che ti permetteranno di intersecare meglio la vita.
Mi rendo conto di avere un carattere molto particolare che spesso trae in inganno chi mi conosce poco, mi definisco un diesel, uno di quelli che parte piano con le persone, soltanto in pochi sanno come sono veramente. Quando mi definisco un timido è la verità, il mio modo di comunicare e relazionarmi con la gente forse nasconde questa mia timidezza, ma io lo sono, sono timido, e riservato anche, ecco.
Sono molto sicuro di me e delle mie capacità nonostante mi faccia assalire ogni tanto dalle mie paure e insicurezze, ma sono anche molto umile, ho tanta voglia di imparare partendo anche da zero, rispetto e ascolto molto i pensieri e le idee altrui cercando di calarmi e immedesimarmi nelle loro situazioni.
Sono ancora agli inizi, lo so, ma ogni tanto mi piace soffermarmi su quelle situazioni di vita che mi lasciano pensare, mi piace analizzare me stesso, il mio modo di fare, le mie insicurezze, spesso parole come queste vanno a finire nel mio block-notes, io li definisco pensieri in bozza, dove solo io vi ho accesso. Ma poi c’è il blog, il mio amato blog, che mi aiuta a esternare questi pensieri in bozza e a renderli pubblici, è come se mi mettessi ad urlarli dall’ultimo piano di un grattacielo, poi magari non mi sentirà nessuno eh, mai io lo faccio per me, e per quelli che come me si soffermano ad analizzare i propri pensieri.