… Ed un giorno è comparsa Mia.
A differenza dei tanti avatars, alter ego di cui si fa conoscenza in rete, Mia è un Io a tutti gli effetti. Un Io prepotente, caparbio, dolce, appassionato e dolorante, Un Io diverso dal resto mondo, speciale ed unico come il resto del mondo.
Mia è sempre esistita, non è alter ego di nessuno, un giorno ha solo trovato il coraggio di sbocciare. Perchè ci vuole coraggio a raccontare ciò che si è e a vivere le emozioni. Mia scrive per raccontare.
Passerà, si convince Mia. Ha sempre pensato che passerà. L’ha pensato ieri come oggi. L’ha pensato quel giorno in cui il sole si vergognava di guardarla negli occhi. L’ha pensato stamattina, quando il sole, impertinente, ha voluto frugare nella sua casa. Lo pensa ogni secondo della giornata, quando l’animo cerca appigli per non arrendersi.
Passerà, perché il dolore non è vita. Non questo dolore.
Passerà, si ripete quando lo osserva sorridere e la maschera che mette sul volto le fa credere che tutto sia diverso. Passerà, si ripete quando lo osserva piangere e lo consola – come mai prima d’ora -. Passerà, si sussurra quando piange – come mai prima d’ora – perché il dolore, quel dolore sulla sua pelle non è vita.
Mia cerca in ogni modo di dimenticare. Guarda l’orizzonte, cercando risposte che solo in se stessa può trovare. E’ seduta sull’erba all’imbrunire, quando il vento del pomeriggio diventa brezza e le voci si dissolvono nel silenzio del tramonto.
Davanti a sé il ciottolato. Poco oltre il sussurro del lago, con le sue onde stanche, che si appresta a riposare dopo aver concesso un pomeriggio indimenticabile ai velisti. Non ci sono motori, né rumori, solo scampoli di tela, issati su alberi all’apparenza fragili, che ricoprono lo specchio d’acqua come fiori di campo in una distesa infinita di erba rigogliosa. Mia ascolta il battito dell’acqua ed i suoni che provengono dalle montagne alle sue spalle. Conosce il panorama che si vede da lassù: nessuno lo può immaginare se non ha avuto la fortuna di viverlo e farlo suo attraverso lo sguardo, attraverso gli occhi dell’anima che lo rendono ricordo indelebile.
Prova a non pensare, a varcare la soglia delle emozioni e a gettarsi nell’acqua gelida della ragione, ma non ci riesce. Non può fare finta di niente: in questo luogo lei esiste, c’è il suo essere con tutta la fragilità e la forza di cui è capace. E’ davanti ai suoi occhi, riflesso. Il cielo, l’acqua ed i monti si fondono davanti al suo sguardo e l’abbracciano nel più umano dei gesti.
Il buon vento accarezza le ali dei deltaplani ed il suo viso.
Se è buon vento non può tradire.
Mia. Il Cuore e la Mente
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