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Miami, 94 punti per i “Big 3″: Spurs al 3° k.o. consecutivo

Creato il 28 marzo 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

James ne segna 33, Bosh 31 e Wade 30 con 10 rimbalzi nell’incredibile vittoria senza overtime sui Rockets. Non accadeva dal 1961 quando furono Oscar Robertson, Wayne Embry e Jack Twyman a firmare l’impresa. Boston passa a Minnesota, Kidd risolve per Phoenix

Terza sconfitta consecutiva per San Antonio, che cede anche a Memphis dopo aver perso Ginobili per infortunio alla fine del secondo quarto. James, Wade e Bosh segnano almeno 30 punti nella vittoria di Miami su Houston, Oklahoma City resiste ai 40 di Wallace e piega Portland. Boston va sul +25 e poi rischia la beffa in casa di Minnesota.

Una 'presa' di Hill su Tony Allen. Ap
Una ‘presa’ di Hill su Tony Allen. Ap

Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs 111-104
San Antonio (57-16) concede la terza sconfitta consecutiva, che già priva di Tim Duncan gioca tutta la seconda metà di gara senza Manu Ginobili, che si fa male alla coscia sinistra a 2’10 dalla fine del secondo quarto (Popovich sarà espulso per proteste). I Grizzlies (41-33) non si fanno impressionare dall’eccellente partenza degli Spurs (7-0), né dal trentello di George Hill uscendo dalla panchina e nemmeno dal parziale di 15-3 realizzato dai texani a cavallo degli ultimi due quarti (90- 84 a 7’37 dalla fine). Zach Randolph costruisce il sorpasso con 6 punti consecutivi (95- 94 a 3’57 dalla fine) e allunga il suo momento magico mettendone altri 4 per il 101-97 con 1’45 sul cronometro. Tony Allen mette 7 degli ultimi 11 punti di Memphis, che allunga anche fino al +6 (107-101 con i liberi dell’ex Celtics), a nulla serve la tripla di Gary Neal per San Antonio a 24 secondi dal termine.
Memphis: Randolph 23 (8/14, 7/9 tl), Allen 23 (9/9, 0/1, 5/6 tl), Mayo 17, Conley 12, Gasol 11. Rimbalzi: Randolph 11. Assist: Gasol e Conley 4
San Antonio: Hill 30 (8/9, 1/3, 11/12 tl), Parker 20, Jefferson 13, Neal 11. Rimbalzi: Blair 6. Assist: Parker 6.

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Miami Heat-Houston Rockets 125-119
Tutti sopra i 30 punti, tutti in doppia-doppia con almeno 10 rimbalzi (11 per Wade e 10 per James). Non accadeva da 50 anni nella Nba , per la precisione dal 1961 quando furono Oscar Robertson, Wayne Embry e Jack Twyman a firmare l’impresa con i Cincinnati Royals. Arriva grazie alle tre superstar di Miami (51-22) la quinta vittoria consecutiva per la squadra di coach Spoelstra, che ha dovuto comunque sudare eccome per superare una Houston (38-35) sempre molto determinata a combattere per entrare nei playoff. I texani hanno anche messo paura agli Heat, quando hanno confezionato un parzialone che li ha portati dall’essere sotto 70- 77 a 9’18 dalla fine del terzo quarto al vantaggio 89-81 con 3’41 prima dell’ultima pausa (con 11 punti di Kevin Martin). Miami reagisce con un 10-0 chiuso da Bosh (95- 93 a 11’08 dalla fine), e dopo l’ultima parità siglata da Lowry (97-97), gli Heat prendono il sopravvento grazie anche alle triple di Wade e Bibby (116- 106 a 3’34 dalla fine). Ancora Lowry riporta i suoi a -3 (115- 118 a 51 secondi dalla fine), aiutando Scola e Budinger nel tentativo di rimontare, ma James e Bosh chiudono la gara dalla lunetta negli ultimi 15 secondi.
Miami: James 33 (13/20, 0/1, 7/9 tl), Bosh 31, Wade 30, Bibby 14. Rimbalzi: Bosh 12. Assist: James 7
Houston: Martin 29 (6/13, 2/6, 11/12 tl), Scola 28, Lowry 25, Budinger 16. Rimbalzi: Hayes e Lowry 7. Assist: Lowry 9

Michael Beasley, 28 punti contro Boston. Reuters
Michael Beasley, 28 punti contro Boston. Reuters

Minnesota Timberwolves-Boston Celtics 82-85
Con Delonte West in quintetto al posto dell’infortunato Rajon Rondo, i Boston Celtics (51-21) partono alla grande sul campo dei T’Wolves (17-57), che vanno però vicinissimi a una vittoria che sarebbe stata veramente clamorosa. Gli ospiti, infatti, erano avanti 38-13 con 9’37 da giocare nel secondo quarto, e a quel punto la gara sembrava davvero poco più di una formalità. Minnesota, però, va dietro al talento di Beasley, mentre Boston smette di giocare, e rimette in piedi la gara. L’ex ala di Miami mette i primi 6 punti dei suoi nell’ultimo quarto, e dopo l’errore di Pierce arriva addirittura il sorpasso con Darko Milicic, dopo il rimbalzo offensivo (70-68 con 8’07 da giocare). Nel punto a punto finale risulta determinante Kevin Garnett: suoi gli ultimi 4 punti dal campo di Boston, compreso il tiro del +4 a 1’07 dalla fine (81-77). Pierce e Allen, dalla lunetta, garantiscono la vittoria agli ospiti.
Minnesota: Beasley 28 (9/24, 2/4, 4/6 tl), Tolliver 16, Milicic 15, Ridnour 10. Rimbalzi: Tolliver 15. Assist: Ridnour 8
Boston: Pierce 23 (4/8, 2/8, 9/11 tl), Garnett 13, Krstic e Allen 11. Rimbalzi: Garnett 13. Assist: West e Garnett 5.

Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 99-90
Gara molto interessante quella tra Thunder (48-24, playoff conquistati) e Blazers (42-31), che nei playoff potrebbero anche ritrovarsi faccia a faccia a primo turno. La decide Russell Westbrook grazie al suo ultimo quarto da 14 punti, contro un’avversaria ispirata dalla magica serata di Gerald Wallace, che va a soli 2 punti dal suo massimo in carriera. Ce ne sono 15, per Wallace, nel solo terzo quarto, quando gli ospiti rientrano dal -14 di metà gara (55-41) fino al 69 pari firmato da Batum dalla lunetta con 2’14 da giocare prima dell’ultimo intervallo. Wallace segna anche i primi 7 punti dei suoi nell’ultima frazione, ribadendo la parità (79- 79 a 9’23 dopo il 2+1 con il fallo di Durant), ma l’ultima parola è di Westbrook: il playmaker dei Thunder segna 3 triple negli ultimi 5 minuti e mezzo, compresa quella del 97- 90 a 21 secondi dal termine.
Oklahoma City: Westbrook 28 (5/14, 4/5, 6/7 tl), Durant 21, Ibaka 18. Rimbalzi: Perkins 10. Assist: Westbrook 7
Portland: Wallace 40 (15/24, 1/4, 7/9 tl), Aldridge 20, Miller 9. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Miller 5.

Jason Kidd, 4 su 7 da tre. Reuters
Jason Kidd, 4 su 7 da tre. Reuters

Phoenix Suns-Dallas Mavericks 83-91
Ormai tutti dovrebbero aver imparato la lezione, non bisogna lasciare libero Jason Kidd per le triple, specie se sono importanti. Il playmaker dei Mavericks (52-21) segna gli ultimi 8 punti della sua squadra in quel di Phoenix (36-36), dopo che Jared Dudley aveva pareggiato a quota 83. I texani, che erano stati sotto anche di 12 nel secondo quarto (36- 24 a 6’48 dall’intervallo), lo trovano pronto dietro l’arco prima con Barea e poi con Nowitzki, e lui esegue per il +6 (89-83) a 44 secondi dalla fine. Dopo gli errori di Dudley per accorciare, Kidd segna anche dalla lunetta con 27 secondi sul cronometro per il 91-83 finale, e Dallas continua la sua rincorsa ai Lakers per il secondo posto a Ovest.
Phoenix: Dudley 20 (7/13, 0/3, 6/6 tl), Gortat 20 (8/12, 0/1, 4/4 tl), Childress 12. Rimbalzi: Gortat 15. Assist: Nash 10
Dallas: Chandler 16 (5/7, 6/9 tl), Kidd 16 (1/1, 4/7, 2/2 tl), Terry 16 (3/7, 2/9, 4/4 tl), Nowitzki 15, Beaubois 10. Rimbalzi: Chandler 18. Assist: Barea 5.

Philadelphia 76ers-Sacramento Kings 111-114 dts
Occasione persa per i 76ers (37-36) che incassano una sconfitta inattesa contro i Kings nonostante la strepitosa partita di Jrue Holiday (anche 9 rimbalzi per lui), autore di 16 punti nel solo ultimo quarto. C’è voluta una tripla di Lou Williams, allo scadere, per evitare ai padroni di casa la sconfitta nei tempi regolamentari. I Kings (20-52) sono stati bravi a reagire a ogni minimo tentativo di prendere il controllo della gara da parte di Philadelphia, che dopo aver condotto di 12 nel primo quarto (27- 15 a 1’35 dalla prima pausa) non è stata in grado di archiviare la pratica. Cousins è protagonista nel supplementare: inizia con il 2+1, poi serve a Donte Greene e Beno Udrih gli assist per le loro triple, e punisce l’errore di Hawes con il tiro del 111- 107 a 59 secondi dalla fine. I tiri liberi di Dalembert e Thornton consentono agli ospiti di portarsi a casa la vittoria.
Philadelphia: Holiday 28 (10/18, 1/1, 5/5 tl), Meeks 22, Iguodala e Hawes 16, Brand 15. Rimbalzi: Hawes 15. Assist: Holiday 7
Sacramento: Thornton 32 (7/15, 4/6, 6/7 tl), Thompson 15, Dalembert 13, Cousins 12, Garcia e Udrih 11, Evans 10. Rimbalzi: Dalembert 19. Assist: Cousins 6.

Hinrich tra le maglie della difesa di Cleveland. Reuters
Hinrich tra le maglie della difesa di Cleveland. Reuters

Cleveland Cavaliers-Atlanta Hawks 83-99
Non c’era Joe Johnson per gli Hawks (42-32), che non hanno comunque avuto problemi a vincere sul campo di Cleveland (14-58). I padroni di casa , infatti, non sono mai stati in vantaggio, e Atlanta ha invece potuto contare sul massimo stagionale di Marvin Williams e su un Josh Smith che nonostante il 5/16 dal campo ha sostanzialmente dominato la partita. Al Horford permette ai suoi di superare la doppia cifra di vantaggio già nel primo quarto (17-6 con 3’55 da giocare), 2 triple consecutive di Gibson riavvicinano Cleveland sul finire del terzo quarto (63-69 con 1’34 prima dell’ultima pausa), ma Williams segna 14 dei successivi 20 punti dei suoi, rispedendo indietro i Cavs (89- 74 a 5’35 dalla fine).
Cleveland: Davis 19 (4/8, 2/6, 5/5 tl), Sessions 13, Gibson 11, Hickson e Gee 10. Rimbalzi: Hickson 13. Assist: Davis 7
Atlanta: Williams 31 (6/9, 3/5, 10/11 tl), Horford 20, Smith e Hinrich 13, Teague 10. Rimbalzi: smith 18. Assist: Smith 8.

Golden State Warriors-Washington Wizards 114-104
Avessero avuto un pò di consistenza fuori casa, i Golden State Warriors (32-42, di cui 23- 14 in casa) avrebbero anche potuto sognare i playoff. A proposito di consistenza esterna, Washington (17-55) rimane con 1 sola vittoria conquistata fuori casa, e non riesce a ritoccare questo tristissimo dato. Monta Ellis e David Lee (massimo stagionale per l’ex Knicks), prendendo il largo nel finale grazie anche alle triple di Dorell Wright (ne mette 2 in fila per il 106- 96 a 3’53 da giocare).
Golden State: Ellis 37 (10/18, 4/6, 5/7 tl), Lee 33, Wright 19, Curry 10. Rimbalzi: Lee 12. Assist: Ellis 13
Washington: McGee 28 (9/12, 10/11 tl), Evans 23, Wall 18, Jianlian 12, Crawford 11. Rimbalzi: McGee 18. Assist: Wall 12.

tratto da gazzetta.it


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