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Mica tutto vero quel che ti fanno credere

Creato il 07 novembre 2010 da Selena

 

MICA TUTTO VERO QUEL CHE TI FANNO CREDERE

foto:flickr

Non c'è ritorno. Almeno nella mia mente.
Proprio ora in Italia si parla di noi emigranti, grazie a qualcuno che scrive l'ennesimo libro, e allora ohhh ma i giovani se ne vanno all'estero e fanno la bella vita, e fanno bene, evviva gli espatriati che fan fortuna, si fanno belli e ricchi, fanno carriera e vivono felicemente! Dai, che anche il capo del governo te lo consiglia, vai all'estero che ti troverai bene!!!
Diciamoci la veritá, non tutti gli espatriati, o emigranti come li vuoi chiamare, trovano all'estero l'America. Non tutti hanno dei lavori favolosi e ben pagati, vivono in case di lusso, fanno ferie 3 o 4 volte l'anno, viaggiano, comprano, e tornano in Italia per dimostrare che bene han fatto ad andarsene.
Tanti, troppi, son gli emigranti che si ritrovano a far una vita piú che normale, peró all'estero, e non in Italia, dovendo convivere ogni giorno con una lingua differente, con culture e modi di pensare che non hanno niente a che vedere con ció che si é, con cibo che non piace, magari, chissá.
La maggioranza ha lavori semplici, ma spesso la vita nel nuovo paese é migliore, piú economica, non maledettamente difficile come in Italia. La maggioranza degli espatriati vive come me, senza arte né parte, solo in un paese straniero, e magari deve anche sentirsi ripetere "ma che fortunata che sei!".
Certo, se ritieni che fortunati significa a volte vivere lontano dagli amici e dalla famiglia, festeggiare le feste da soli perché o lavori o lavora il tuo patner e gli amici nuovi chissá dove sono o lo sai dove sono perché son stranieri e son partiti. Fortunati di sognare il cibo della patria, di non saper piú fare un discorso nella propria lingua materna senza metterci le parole straniere o storpiando quelle conosciute. Fortunati di crescere un figlio da soli, senza nonni o zii, senza una famiglia che potrebbe aiutarti.
Fortunati noi emigranti che viviamo a volte di nostalgia, altre di rabbia, per aver studiato tanto e ritrovarci a dover accettare lavori malpagati, sia in patria che all'estero. Perché bisogna dirlo, non studiare lingue o altre materie umanistiche, non servono a niente! Ma se lo fai per passione, come me, forse ti ritrovi senza lavoro, o con lavori che non hanno niente a che vedere con i tuoi studi, e vai avanti, accetti. Comunque io ho amato i miei studi, non me ne son pentita, l'ho fatto con passione, e almeno quello non me lo toglie nessuno.
Puoi anche imparare come vivere all'estero, puoi anche essere felice, e lo sarai, un giorno, quando tutto ruoterá intorno a te e alla nuova realtá, quando in Italia non avrai piú niente, né amici da rivedere, né famiglia da andare a trovare. Puoi sentirti parte del tutto e del niente, puoi sentirti arrivato o disperato.
Il fatto é che sei e resterai uno straniero, perché ci sará sempre un'anima in quel paese che, bonariamente o malevolmente, ti ricorderá che tu non sei parte di tutto ció che ti circonda, che sei diverso, e che nella tua diversitá ci rimarrai per sempre.
Perché essere emigranti é un lavoro a tempo pieno, e non serve vivere da italiani nella propria casa e stranieri fuori dalla porta. L'Italia é lontana, non ti appartiene, non puoi dire la tua perché comunque tu vivi fuori dai confini.
Cosí che sei straniero in patria, straniero all'estero, un estraneo a tutto.
Ci sono i lati positivi, ma non é semplice, non é sempre felice né triste essere un'espatriato. Peró guarda che strano, per scelta o perché non ci sono altre possibilitá, gli espatriati raramente tornano in patria. Ed io pentendomi o rallegrandomi, ho scelto cosí.
Ci sono poi dei casi, di cui nessuno dice niente, di espatriati che perdono tutto e si ritrovano senza un euro in tasca, che non sanno come andare avanti, non possono tornare in patria, non possono rimanere, non sanno dove sbattere la testa. Non é il mio caso, per fortuna, ma ci son tante famiglie che pensando e credendo a tutte le belle storie che gli hanno raccontato, han lasciato tutto in patria per far fortuna all'estero. Ed ora che si fa?
Prima di espatriare pensaci, copriti le spalle. Io un posto dove tornare comunque ce l'ho sempre. Mal che vada non finisco sotto un ponte. Ma altra gente non puó dire la stessa cosa. Perché espatriare non é un gioco...purtroppo.


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