NEW YORK – Michael Jackson resuscita per una notte e scuote la platea dei Billboard Awards 2014. Il re del pop, vestito con una giacca dorata e pantaloni rossi, e’ tornato sul palco grazie ad un ologramma con ‘Slave to the rythm’, tratto dal suo ultimo album postumo ‘XScape’. La performance surreale, oltre a lasciare a bocca aperta il pubblico, fa però discutere. Se per alcuni si è trattato di un momento emozionante e commovente, con i sedici ballerini intorno a lui che si muovevano in maniera perfettamente sincronizzata, per altri è stata un’esibizione assurda e di cattivo gusto. Tanto da scatenare un dibattito sui social media.
“Sto piangendo”, “Jacko è vivo”, hanno cinguettato alcuni fan su Twitter. In molti al contrario si sono definiti arrabbiati e sconvolti, ritenendo la performance ‘live’ della star morta nel 2009 una mancanza di rispetto: “Non è giusto”, ha affermato uno dei fan sul sito di microblogging. Mentre su Facebook c’è chi ha definito lo show “spaventoso”: “Non mi è piaciuto. Penso sia stato un brutto modo per celebrarlo”, ha scritto un altro, mentre per altri ancora “è stato raccapricciante, chissà come si sentono i suoi ragazzi”.
Lo show è stato il risultato di circa sei mesi di prove. “Ne abbiamo discusso negli ultimi cinque mesi mentre ci stavamo ancora lavorando”, ha spiegato il regista e produttore dei Billboard Music Awards, Larry Klein. “Era davvero strano parlare di qualcosa che non esisteva”, ha aggiunto.
A tentare di bloccare la performance sono state invece le aziende che detengono la tecnologia necessaria a ‘riportare in vita’ Jacko. Le due società Hologram USA e Musion Das Hologram alcuni mesi fa hanno portato la questione in tribunale, sostenendo che c’era un problema sui brevetti, ma un tribunale del Nevada gli ha dato torto, aprendo la strada all’apparizione della star grazie all’ologramma. Non è la prima volta che tale metodo viene usato per ‘resuscitare’ artisti scomparsi: nel 2012, per esempio, un ologramma del defunto rapper Tupac Shakur ha sbalordito il pubblico al Coachella Music Festival. E grazie alla tecnologia sono stati ‘resuscitati’ anche mostri sacri come Frank Sinatra ed Elvis Presley.