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MIDNIGHT MEAT TRAIN (2008) di Ryuhei Kitamura

Creato il 28 settembre 2009 da Close2me
MIDNIGHT MEAT TRAIN (2008) di Ryuhei KitamuraDoppia coppia d’assi. Kitamura è il "ragazzaccio" prodigio, la scintilla impazzita all’interno della moderna cinematografia giapponese, che ha dato la stura a tutto il filone hi-tech ed ipercinetico di autori come Noboru Iguchi e Yoshihiro Nishimura. Barker è (diciamolo) il più talentuoso e visionario scrittore contemporaneo, le cui disturbanti ossessioni hanno segnato indelebilmente un ventennio letterariamente alquanto debole. Un’incursione, quella dello scrittore di Liverpool, che già in passato ha regalato eccellenti risultati a detta di tanto di pubblico quanto di critica: il magnifico Hellraiser (a breve il remake) e gli incompresi Nightbreed ed Il signore delle illusioni.
"Leon Kaufman è un giovane fotografo da poco a New York per lavoro. Un giorno, su un treno della metropolitana trova un vagone adibito a macelleria ambulante, gestito da uno psicopatico e pericoloso serial killer"
Se il grande punto debole del regista nipponico di Versus (2000) e Godzilla: Final Wars (2004) stava per lo più nella plateale superficialità e linearità degli script messi in scena (o peggio, nella personale insofferenza verso storie di costruzione articolata), l’incontro con una poetica decisamente più difficile, criptica e meditativa non ha potuto non assolvere ad una necessità funzionale ai propri eccessi visivi: amalgamare la sensibilità tutta europea per il dettaglio caratteriale e psicologico con l’irruenza grafica del manga (l’iperviolenza macabra e barocca di fumetti come "Battle Royale" o "Fortified School" è intenzionalmente citata). Un risultato davvero rilevante, equilibrato e rispettoso dello splendido racconto di Barker, che regala numerosi brividi lungo la schiena e – grazie anche all’incredibile fotografia notturna di Johnatan Sela (The Omen) – difficilmente porterà a frequentare le anonime metropolitane cittadine col medesimo disincanto quotidiano.

 


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