MILANO – Nuova casa per il Milan, in arrivo entro il 2020 il nuovo stadio di proprietà. Se n’è parlato tanto e da tempo, ma ora l’ufficialità è vicina: presto il Diavolo rossonero avrà una casa tutta sua per rilanciarsi tra le grandi squadre d’Europa, proprio come hanno già fatto i rivali bianconeri con il loro Juventus Stadium. Barbara Berlusconi ha da poco compiuto un passo fondamentale affinché questo progetto sia sempre più concreto, perfezionando l’intesa con la Fondazione Fiera Milano e il suo staff. La vicepresidente ha definito i dettagli per il nuovo impianto che sorgerà in un’area prestigiosa di Milano, Portello, dove è già presente Casa Milan: si tratta di un’area che complessivamente abbraccia 60 mila metri quadrati. Lo stadio accoglierà 42 mila tifosi e avrà all’interno, precisamente nei suoi 15 metri di spazi sotterranei, aree business e commerciali. Ma la vera peculiarità è l’innovazione tecnica utilizzata per insonorizzare i decibel prodotti dai numerosi tifosi: verranno utilizzati diaframmi fono-assorbenti che non disturberanno la tranquilla quiete dei residenti. Una struttura sempre più vicina a quelle europee, senza barriere né distanze tra i tifosi e il fondo del campo. A livello architettonico la tana del Diavolo rispetterà le volumetrie esistenti senza superare l’altezza dei palazzi residenziali circostanti, grazie anche alla parte interrata che sfrutterà metrature “invisibili”.
Questo accordo è stato reso possibile anche grazie al prestigioso sponsor Fly Emirates, la compagnia aerea con la quale è stata rinnovata la sponsorizzazione. Non a caso si parla addirittura di dare allo stadio il nome del brand: infatti, da un lato il Milan porterà sponsor e valori sportivi, dall’altro la Fondazione renderà utilizzabili questi terreni a costo zero, entrando però nell’affare. Il 15 gennaio è la data in cui si chiuderà il bando indetto da Fiera: dopo un’attenta valutazione, intorno a febbraio o marzo, arriverà la decisione. Non dovrebbero esserci sorprese. L’unico vero punto di domanda riguarda i tempi: il complesso dovrebbe essere completato nel 2020, anno in cui dovrebbero sorgere anche le due nuove linee metropolitane che potrebbero servirlo facilmente, così come sarà possibile raggiungerlo dall’autostrada e dai collegamenti verso Malpensa. Sorge però spontanea la domanda: cosa ne sarà di San Siro? Al momento l’unica dichiarazione in merito è di Chiara Biscotti, Assessore allo Sport, che spiega: “Milano può ospitare entrambi gli stadi senza che uno cannibalizzi l’altro. Tuttavia, per Palazzo Marino – aggiunge – San Siro resta un asset strategico”.
Di Sara Megliola
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