Milano rende omaggio a Giovanni Boldini, uno dei più grandi protagonisti della pittura italiana dell’Ottocento con una grande mostra aperta fino al 18 gennaio. All”inaugurazione ufficiale di ieri quaranta splendidi capolavori, alcuni dei quali non sono mai state esposti in pubblico. Da oggi la mostra, curata da Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, è aperta al pubblico nelle sale del GAMManzoni Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea, Un tratto inconfondibile, una virata sensuale sui corpi femminili indicano in questo artista un acuto osservatore dell’animo umano. Le sue allusioni, gli ambienti parigini, lo sfarzo dell’epoca, la modernità di certi lineamenti potete ammirarli ripercorrendo le tappe fondamentali del pittore ferrarese. Nell’esposizione si è privilegiato opere eseguite a Parigi tra il 1871 e il 1920 circa, il periodo della sua piena maturità creativa e stilistica.
Milano 40 capolavori di Giovanni Boldini il pittore della Belle Époque
Il percorso presenta opere di grande importanza, come il nucleo di quadri eseguiti per il mercante Adolphe Goupil dove a prevalere sono soggetti garbati o allusivi, ambientati fra un Settecento galante, esotismi orientaleggianti e una eccitante contemporaneità. Da questa miscela prende vita una serie di lavori, densi di materia e di colore, dove protagoniste sono dame abbigliate alla moda del tempo, dall’ingenuità maliziosa e carica di sottintesi, moderne interpreti di una femminilità vivace, spesso ritratte sullo sfondo di paesaggi rigogliosi. Di tale produzione la mostra accoglierà capolavori come La lettera (1873), Giovane seduta al pianoforte (1873), Berthe esce per la passeggiata (1874), L’attesa (1878), La visita (1874) e gli acquarelli Al parco (1872) e Interno con figura elegante (1875), tutti eseguiti tra il 1872 e il 1878. A posare qui è Berthe, la graziosa modella e amante di Boldini per quasi un decennio, la cui fisionomia aggraziata torna con frequenza nei quadri del periodo.
Di altrettanto interesse sono le “impressioni” paesistiche della campagna francese e le affascinanti vedute della Ville lumière, caratterizzate da un “realismo” singolare in cui l’artista ferrarese dimostra di padroneggiare sia il piccolo che il grande formato, basando ogni sua creazione sullo studio attento del vero. Esemplare è l’Omnibus in Place Pigalle (1882) dove la vita pulsante della città in continuo fermento abbaglia lo sguardo del pubblico e lo trascina lontano alla scoperta di un palpitare intenso e suggestivo.
La mostra approfondisce, inoltre, l’evoluzione dello stile di Boldini nel genere del ritratto, dalle effigi ufficiali, a quelle che raffigurano amici e colleghi. È la produzione dove meglio risalta la sintonia di sguardo e di cuore fra Boldini e artisti a lui contemporanei, come Degas, Manet, Helleu e Sargent. A partire dagli anni Novanta dell’Ottocento, sulle sue tele prende vita una galleria di personaggi illustri, di donne soprattutto, interpreti di una femminilità sempre più indipendente, che egli studia per ottenere i migliori effetti di colore. Ritratti come quelli dell’attrice Jeanne Renouardt, di Enrichetta Allegri, di Marie-Louise Herrouet, della Principessa d’Isemburg-Birstein, di M.me Lacroix o di M.lle Gillespie imprigionano il fascino del bel mondo parigino: un mondo interpretato e colto nella sua verità da quelle pennellate veloci, scattanti, decise, che hanno fatto di Boldini uno dei ritrattisti più ricercati e amati dalle dame di fin de siècle, che fecero scrivere al critico Thiébault-Sisson nel 1896: “nell’arte scabrosa di accentuare, per l’imprevisto di una movenza, per la posa inaspettata, talvolta azzardata, la grazia e la nota seducente delle sue modelle Boldini non conosce rivali”.
BOLDINI. Parisien d’Italie
Milano, GAMManzoni (via A. Manzoni, 45 – 20121 Milano)
24 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015
Orari: da martedì alla domenica 10-13 e 15-19 (ultimo accesso 18.30)
Ingresso: 6 euro
Info: Tel. e Fax 02.62695107; [email protected]; www.gammanzoni.com
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