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Milano apripista sul possibile sviluppo immobiliare delle ns. città ! se ne è discusso al convegno organizzato da QI (Studio NCTM)

Creato il 01 dicembre 2011 da Maurizio Picinali @blogagenzie

MILANO Dicembre 2011 Semplicità delle operazioni, partnership e sinergie tra gli operatori di maggiori dimensioni destinati a restare sul mercato a scapito di quelli meno strutturati, eliminazione delle procedure inutili, cambiamento degli schemi di finanziamento, minori dimensioni degli investimenti, riqualificazione più che sviluppo. Questi solo alcuni spunti tratti dalle interessanti relazioni che hanno spaziato da una pregevole e illuminante presentazione della storia urbanistica e del futuro sviluppo di Milano ad opera di Giovanni Verga,(FOTO)Milano apripista sul possibile sviluppo immobiliare delle ns. città ! se ne è discusso al convegno organizzato da QI (Studio NCTM) dalla disamina della situazione normativa quantomai incerta a causa della vicissitudini del PGT da parte di Rosemarie Serrato di Nctm, all'andamento del mercato residenziale di Milano da parte di Elio Gabetti, dalle esperienze dei due grandi progetti di sviluppo di Milano ovvero CityLife (con Enzo Albanese di Sigest) e Porta Nuova (Filippo Cartareggia), al modello a suo modo coraggioso di Cascina Merlata e Bovisa con EuroMilano (Alessandro Pasquarelli), fino alla chiusura con il dibattito tra il moderatore Guglielmo Pelliccioli e Luigi Marchesini di Galotti, preoccupato ma come sempre proattivo. I suggerimenti per gli operatori non sono mancati da parte di Giovanni Verga che ha ricordato come ci siano "20 milioni di mq da trasformare a costo zero per il pubblico a Milano, c'è tantissimo da fare, questa è la grande sfida". Investire nelle nuove zone dove arriverà la metropolitana, con valori che nel tempo come minimo si raddoppieranno, ritrovare un'identità milanese anche a scapito del rapporto troppo stretto con Roma (intesa come centro politico e decisionale), snellire le procedure e eliminare gli schemi prefissati del passato, queste alcune idee proposte da Verga. Caustici gli operatori di mercato, la frenata è stata forte, ed anche se in centro a Milano i valori tutto sommato hanno tenuto, è chiaro che il mondo dell'intermediazione sta cambiando, per sempre. Ci troviamo in uno scenario nuovo e gli operatori dovranno adeguarsi. Ciò non toglie che sia CityLife che Porta Nuova stanno riscontrando il successo del mercato malgrado quotazioni ben al di sopra della media di mercato (da 7.000 a 11.000 euro al mq per CityLife) ma sono due progetti che, pur facendo scuola in un certo senso, si staccano dalla grande massa del mercato residenziale. In questo senso, oltre ad un prodotto unico, hanno funzionato nuove ed innovative tecniche di vendita, di commercializzazione, di marketing, di ricerca. Alessandro Pasquarelli ha sottolineato come la popolazione voglia tornare ad abitare in città, dove si possono trovare maggiori servizi e vicinanza al posto di lavoro, e quindi ricchezza, posta la scarsità delle infrastrutture e la poca disponibilità ad investire nei servizi dei comuni limitrofi che non hanno più soldi. Quindi per il successo di un'operazione è necessario, se possibile, anticipare la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi. Il mercato immobiliare cittadino ha tenuto meglio della media italiana (Elio Gabetti FOTO Milano apripista sul possibile sviluppo immobiliare delle ns. città ! se ne è discusso al convegno organizzato da QI (Studio NCTM)ha evidenziato le aree migliori e quelle più in difficoltà, oltre alle mutate esigenze degli acquirenti), Milano è e sarà sempre il faro del mercato immobiliare italiano in quanto l'unica vera città italiana, insieme a Roma, di dimensioni internazionali. Il Comune ha un grosso potenziale di sviluppo in termini di riqualificazione di aree dismesse e patrimonio pubblico pronto al recupero ma su tutto il mercato pesa come un macigno la congiuntura economica che preoccupa molto tutti, costruttori e sviluppatori, agenti ed ovviamente investitori, che siano società o privati


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