Milano Fashion Week 2014 | Day 2

Creato il 26 febbraio 2014 da Dmoda

Apre la seconda giornata di sfilate a Milano Max Mara con una collezione autunno inverno 2014 2015 che rivisita tessuti classici come il tweed e il principe di Galles e li rende più sofisticati con un twist metropolitano, accostandoli ai riflessi dorati di pellami laminati. Il gilet viene cucito sopra il blazer en pendant con un’effetto trompe l’oeil. Contrasti di texture creano giochi di luci ed ombre.

Andrea Incontri doppia il feltro dei capispalla e s’inventa un nuovo concetto di utility jacket con tasche applicate ton sur ton su soprabiti e gonne. Il designer per il prossimo autunno inverno 2014 2015 crea effetti ottici suggestivi giocando con i materiali. Ed ecco che la maglia trompe l’oeil pare plissettata e pon pon di pelliccia sembrano fiori su abiti affusolati.

È la modella Cara Delavigne ad aprire la sfilata di Fendi con un mini Karl Lagerfeld dall’allure punk in pelliccia, il materiale iconico della maison romana che, per l’autunno inverno 2014 2015, diventa wild. Pellicce selvagge in castoro, volpe e visone, infatti, si trasformano in creste da esibire sulle spalle o in inserti preziosi per tubini zippati. Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi ripartono dai capi iconici del brand e ne danno una versione nuova. Lo sportswear viene rivisitato e si fa lusso: il bomber diventa abito lungo, la felpa s’impreziosisce di cristalli e la classica stola perde il coté borghese per sposare quello bondage.

La nuova collezione di Krizia gioca di contraddizioni e mixa capi maschili a tubini femminili. I pantaloni sono tagliati in sbieco per un effetto più fluido. Le forme sono essenziali, e tra pelli e seta scivolata, la tigre, animale icona del marchio, si profila sulle maglie, mescolandosi a rose nelle stampe.

È un’eleganza a tratti drammatica quella portata in passerella da Prada. Miuccia per il prossimo inverno fa sfilate una collezione introspettiva che guarda alla visione quasi ossessiva della cultura tedesca degli anni 70 del dibattito tra classi sociali. I maxi coat hanno dettagli in shearling, gli abiti in seta sono indossati con stivali severi e i pull a V sono una reinterpretazione di quelli indossati dalla protagonista di ‘Le lacrime amare’ di Petra von Kant.

La sfilata di Moschino, tra le più attese di questa settimana della moda, porta in passerella la prima collezione disegnata da Jeremy Scott per il brand. L’estroso designer americano si diverte con i vestiti, gioca con la moda in maniera irriverente e punta tutto sul junk food, a partire dall’invito alla sfilata corredato da una barretta di cioccolato.  S’ispirano al McDonald’s gli abiti delle prime uscite e le modelle entrano in passerella con dei vassoi, pronte per servire borse matelassé con l’inconfondibile lettera M al posto degli Happy Meal del famoso fast food. Le mannequin-cameriere cedono, poi, il passo, nelle uscite successive, all’allegra spugna, idolo dei bambini, Spongebob che sbeffeggia su maxipull e borse.

Mara Franzese

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