Milano Fashion Week PE 2015 giorno 2: dal post-modernismo di Prada alla Barbie di Moschino

Creato il 21 settembre 2014 da Stylefactor @Stylefactor_Mag

Milano Fashion Week PE 2015 giorno 2: dal post-modernismo di Prada alla Barbie di Moschino
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Secondo giorno di Milano Fashion Week: intenso, compresso quasi senza respiro. Difficile non rimanere storditi dall’alternarsi rapido di stili e suggestioni in passerella. Max Mara, Just Cavalli, Fendi, Costume National, Dsquared2, Blugirl, Moschino, Emporio Armani, questi i grandi nomi protagonisti attesissimi. Abbiamo raccolto alcuni highlights delle collezioni portate in passerella, studiandone i dettagli e cercando di riconoscerne i trend e le ispirazioni. 

Milano Fashion Week PE 2015 giorno 2: dal post-modernismo di Prada alla Barbie di Moschino.

Max Mara tra anni ’70 ed icone del passato: Anjelica Houston e Domenique Sanda sono le muse che ispirano la collezione Max Mara Primavera-Estate 2015, che guarda al passato e lo fa rivivere con uno stile rilassato, avvolgente, decontracté come lo descrive Serena Tibaldi su D.Repubblica.it. Gonne a matita, stampe che si fondono dalla testa ai piedi, dal cappello agli stivali, creando volumi e forme inaspettate grazie all’effetto optical in bianco e nero e che creano un motivo che ricorda la tecnica del “puntinismo”. E per la sera, il nero e la sensualità che sta tutta nelle trasparenze di una camicia velata o uno spacco profondo.

 Fendi – l’avanguardia nel quotidiano: Silvia Venturini Fendi nel raccontare la collezione SS 2015 dice: “Non ci siamo ispirati a nulla del passato, guardiamo al futuro sperimentando nuovi tessuti e nuovi tagli”. Effettivamente, nella collezione portata in passerella per la Milano Fashion Week c’è la capacità di un brand, che ha fatto la storia, di continuare ad essere al passo con i tempi, evolversi, mettersi in discussione e questo grazie anche all’incredibile estro di Karl Lagerfeld. Con un grande pregio, legare l’innovazione alla quotidianità e l’artigianalità avanguardia.

Moschino e l’omaggio al mondo di Barbie: Jeremy Scott continua a fare centro. Le sue collezioni per Moschino sono attesissime ed ogni sfilata è uno show di cui si parlerà a lungo nei giorni e mesi a seguire. Il perchè? Presto detto: la sua è una vena creativa impermeata di idoli e status symbol contemporanei che riesce a sdoganare e a rendere indossabili. Pensiamo a tutti gli items della collezione ispirata al McDonald’s o a Sponge Bob. Questa volta ci rende partecipi di uno show che mostra delle Barbie in carne ed ossa sfilare in passerella, un omaggio a quest’icona di stile e di lifestyle benestante degli anni ’80 – ’90. Lo stilista americano sceglie un tema e ne fa una collezione totalizzante, ironica, a cui è impossibile resistere. Ma non solo, la dimostrazione che Moschino riesce a coniugare benissimo creatività e marketing sta tutta nel sapere rendere talmente desiderabili i suoi pezzi che, messi in vendita on line a poche ore dalla sfilata, diventano subito sold out. Un modus operandi questo, ancora estraneo a molti stilisti che non sanno sfruttare a pieno l’e-commerce ed il loro siti per promuovere in tempo reale le collezioni o alcuni particolari items che la caratterizzano.

Prada ed il post-modernismo destrutturato: Miuccia Prada non porta in passerella le convenzioni o le tendenze, o quello che può piacere alla massa. La sua è sempre stata una moda concettuale, che guarda al presente oltre la superficie. La sua collezione riprende pezzi e tessuti antichi, come i broccati, li ricrea e poi li distrugge facendo sfilare capi sfilacciati, patchwork che non hanno nulla a che vedere però, con un omaggio allo stile hippie. Il senso della sua moda sta tutta nel contrasto opulento-modesto. Un po’ come i tempi che stiamo vivendo.

DSQUARED2 colore e stile da rapper deluxe: i due gemelli canadesi Dean e Dan Caten portano a Milano la loro collezione sulle note di pezzi hip-hop di ieri e di oggi sapientemente mixati, come i loro capi che strizzano l’occhio ai pantaloni larghi e allo stile dei rapper ma non senza conferirgli (e lì c’è la furbizia) la giusta dose di eleganza e lusso, data dalla scelta dei tessuti, dal tocco di paillettes e da quell’omaggio nelle stampe all’arte contemporanea. Una sapiente scelta di capi super indossabili e che fanno tendenza già in passerella.

Just Cavalli – la sua collezione è un inno alle donne: mix&match di stampe, tessuti leggeri ed impalpabili, un omaggio ai ’70ies anche qui, tra pantaloni palazzo o leggermente a zampa e blouse con foulard al collo. Ma anche balze, rouches, mini-abiti resi rock dai dettagli in pelle nello scollo all’americana o nel cinturone portato in vita leggermente sui fianchi. Un omaggio alla donna e all’amore, quello di Roberto Cavalli per Just Cavalli,

 Leggi e guarda le collezioni più belle del primo giorno di Milano Fashion Week!

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Milano Fashion Week PE 2015 giorno 2: dal post-modernismo di Prada alla Barbie di Moschino, tutte le foto degli abiti più belli

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