Il noto laicista Corrado Augias ha fatto orecchi da mercante quando don Virginio Colmegna -ospite della sua trasmissione televisiva in quanto punto di riferimento dell’intellighenzia secolare per la sua spiccata avversione al Papa e alla Chiesa- ha spiegato che l’8×1000 serve ed è servito a sostenere la “Casa della carità”, la sua opera verso i poveri che tanto ama sbandierare sui media.
Chissà se sapendo che l’8×1000 contribuirà ora ad aiutare i disoccupati di Milano, Augias farà ancora una volta finta di niente o riprenderà a definirlo “meccanismo clericale fraudolento”. Questa accusa è stata in ogni caso già smontata in un nostro specifico dossier: “La verità sull’8×1000 – UCCR”).
L’ottima guida dell’Arcidiocesi di Milano da parte del card. Angelo Scola ha infatti portato ancora frutti: il cardinale ha deciso di destinare 2 milioni di euro al Fondo Famiglia Lavoro voluto nel Natale del 2008 dal card. Tettamanzi a favore dei disoccupati residenti nella diocesi milanese e con almeno un figlio a carico.
Un milione è frutto delle offerte raccolte tra i cittadini nell’arco del 2012, un altro milione arriverà dai fondi dell’8 per mille destinati alla Diocesi e a questi si aggiungerà il ricavato della vendita di 135 oggetti: da presepi in legno scolpiti a mano a crocifissi e coppe realizzati in vetro di Murano.
In tre anni di vita, il Fondo Famiglia Lavoro ha raccolto quasi 14 milioni di euro, poi erogati sotto forma di contributi a 6.969 famiglie, sulle 9.720 che avevano fatto domanda. I disoccupati sono aiutati tramite percorsi di formazione, orientamento e riqualificazione; interventi di microcredito (fino a 10 mila euro rimborsabili in sei anni) per l’avvio di piccole attività economiche; consulenza alle imprese, singoli e famiglie che vogliono sviluppare progetti di microimpresa; contributi a fondo perduto. Il tanto vituperato 8×1000, come confermato ieri da Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Jonio, sarà usato anche per sostenere i terremotati di Pollino.
Tornando a Milano: «Sono gratissimo al cardinale Tettamanzi – ha detto il card. Scola – per questa geniale intuizione». Chissà se anche il laicista Augias -nonostante non abbia problemi di lavoro, né fama di grande benefattore- riuscirà ad essere per una volta grato alla Chiesa.