Blugirl ed il giardino delle fanciulle bon ton
La linea giovane di Blumarine, propone una serie di abiti freschi, leggeri ed estremamente bon ton. Balze, scollature, tuniche monospalla, ruche e cinturine sottili in vita, cerchietti e fiocchi sui sandali a nastro, borsette e collane colorate. Dominano le sfumature più delicate, dal rosa cipria all’indaco, dal lilla al giallo; qua e là spunta una fantasia pois anche se è quella floreale e leggermente astratta a dominare la scena. Le scollature più audaci sono ammorbidite da ricami di paillettes e perline, le maniche si fermano al gomito, le lunghezze variano, da poco sopra al ginocchio fin ben oltre i piedi.
Gabriele Colangelo e l’eleganza estrema della semplicità
Sbaraglia gli orpelli e gli eccessi da passerella Gabriele Colangelo, con questa collezione che si può tranquillamente definire essenziale. Ogni abito diventa un’opera dotata di vita propria, nasconde nell’estrema linearità uno studio smodato, una ricerca continua su materiali e volumi, qui fluttuanti grazie all’utilizzo di tagli circolari. I drappeggi sono asimmetrici sugli scolli e sulle spalle, gli orli vanno chiudendosi gonfiando i volumi degli abiti, creando onde ed increspature che smuovono l’uniformità della scelta cromatica, su tutto rosso, bianco e nero.
Massimo Rebecchi tra dettagli e fantasie
Per quanto mi riguarda, in questa sfilata c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ribecchi porta in passerella dettagli in cuoio, cinture e borse, sapientemente dosati ed abbinati, sandali flat con maxi fiori di tessuto applicati, lunghissime sciarpe tricot color petrolio. Ne esce una figlia dei fiori dall’aria bohemien, fantasie geometriche ed astratte, colori caldi che si fondono con le tonalità più fredde ed un’intera carrellata di abiti beige lavorati con dettagli gialli. I tessuti sono leggerissimi, trasparenti e svolazzanti, le cinture intrecciate e le scollature morbidissime.