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Milano, manifestazioni finite in scontri: un week-end nero

Creato il 08 dicembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Diverse manifestazioni e proteste hanno segnato il week-end nella zona di Milano e nelle città adiacenti, la maggior parte delle quali sono sfociate in violenti scontri e tafferugli.

Impossibile non parlare di quanto successo alla prima della Scala ieri sera, quando un gruppo di un centinaio di “antagonisti” si è ritrovato nella piazza adiacente ed è arrivato a scontrarsi con la polizia. I primi contatti con le forze dell’ordine erano iniziati verso le 17 e sono poi sfociati in una guerriglia vera e propria, con una fitta sassaiola da parte degli antagonisti verso la polizia e lancio di uova e petardi. Un carabiniere è stato colpito a un occhio, mentre un manifestante è rimasto ferito dalle manganellate e poi prontamente medicato. Questi momenti di grandissima tensione non hanno impedito il regolare svolgersi del Fidelio di Beethoven (applauditissimo per circa 12 minuti). “Sono manifestazioni di protesta violenta inaccettabili — ha dichiarato il prefetto Francesco Paolo Tronca — La legalità non è negoziabile“. “Diamo sempre il peggio di noi al mondo“, ha commentato invece il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno. “La prima della Scala è uno spettacolo unico e riusciamo a rovinare anche questo“. E la conseguenza può essere “un danno di immagine e anche economico” secondo il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, perché “centinaia di migliaia di persone stanno decidendo se venire durante Expo e agli appuntamenti della Scala“. Il sindaco Giuliano Pisapia ha spiegato che le manifestazioni sono legittime fino a che non diventano violente e ha pregato i giornalisti di evitare allarmismi in una situazione delicata. Non erano presenti in sala il presidente della repubblica Napolitano né il premier Renzi, due tra i bersagli delle proteste.

Il fine settimana ha visto anche il ritorno delle manifestazioni delle Sentinelle in Piedi, un gruppo che si batte -come si legge dal loro comunicato stampa- “per difendere la libertà d’espressione, gravemente minacciata dal disegno di legge Scalfarotto sull’omofobia che, già approvato dalla Camera, è attualmente assegnato alla Commissione Giustizia del Senato”. Il punto di ritrovo è stata Piacenza, in piazza Duomo, dove qualche centinaio di sentinelle si sono schierate in silenzio leggendo dei libri. Pronta è stata la contro-manifestazione dei “sentinelli”, un gruppo formato per lo più da studenti e da semplici cittadini, che hanno risposto alla protesta esibendo cartelli con slogan contro le sentinelle. La situazione, fino a quel momento tranquilla, è degenerata quando due gruppi di persone, rispettivamente di estrema destra e di estrema sinistra, non appartenenti però a nessuno dei due schieramenti, sono entrati in contatto sotto i portici della stessa piazza e hanno trasformato le manifestazioni in violenti scontri. Il consigliere comunale indipendente Carlo Pallavicini, già noto alle forze dell’ordine per un recente rinvio a giudizio per degli insulti a Napolitano pubblicati sul suo blog personale, è stato colpito in volto. Il rapido l’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di risolvere la situazione e di separare i contendenti.

Si è assistiti ancora una volta a casi in cui alcune manifestazioni, per motivi diversi e che possono o meno essere condivisi, sono prese di mira da chi invece cerca solo un pretesto per scontrarsi con la polizia e con chi la pensa diversamente, senza motivo alcuno e rendendo ogni volta la situazione sempre più delicata.

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