Nella seconda giornata di Milano Moda Donna sfila la tradizione artigiana tutta made in Italy di Fendi. La collezione, pensata da Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi, s’ispira all’architettura del Palazzo della Civiltà Italiana, headquarter, di Fendi, ma anche alle prime opere metafisiche di Giorgio De Chirico. Abiti languidi dai dettagli preziosi si arricchiscono di origami floreali e orchidee ricamate su fur rasate per la primavera estate 2015. Un fashion show che è in realtà una celebrazione del savoir faire dei maestri pellicciai.
La giovane Uma Wang, invece, con la sua spring summer traccia il panorama della storia, della natura, della vita. Tessuti, trame e colori intricati vogliono ricordare storie perdute di nobiltà passate. Lo stile della designer cinese resta castigato e pulito. Stampe rigate e fiorate la fanno da padrone, i colori sono quelli della sabbia, delle nuvole, del mare, le trasparenze svelano il lato più femminile della donna.
“Il broccato è un concetto. – afferma Miuccia prima della sfilata – È dunque questa l’idea di partenza per la mia collezione primavera estate 15″. Ogni anno è sempre lei la più attesa. E MiucciaPrada non delude mai. La stilista per la prossima stagione calda ha lavorato sul contrasto tra la preziosità dei tessuti antichi, come il broccato, riprodotto dai setifici di Como, e la povertà di tessuti grezzi come il cotone. Come sempre, rilegge il passato, lo distrugge e ricostruisce, portando alla luce un qualcosa di assolutamente nuovo e moderno, concettuale e visionario.
A chiudere il Day 2 l’irriverenza di Moschino. Tanta era la curiosità per la seconda collezione pensata dall’eclettico Jeremy Scott. Patatine del Mc Donald’s e facce di SpongeBob avevano divertito alcuni, fatto storcere il naso ad altri. Ma tutti si erano chiesti se avrebbe continuato su questa linea o cambiato rotta. E la risposta è finalmente arrivata. Scott ha scelto ancora di stupire, portando in scena della Barbie umane. E allora in passerella, tante versioni della bambola più famosa del mondo: dalla Barbie che va al lavoro con il tailleur logato a quella che va sui pattini nel tempo libero, dalla Barbie che viaggia con il suo trolley a quella versione discoteca anni ’80. È il mondo rosa e ipercolorato di una bionda un po’ viziata che vive tra le nuvole e che non rinuncia mai ad essere glamour, dunque, quello raccontato dallo stilista. Chissà se Franco Moschino avrebbe approvato.
Mara Franzese