Era una scommessa con me stesso e l’ho vinta. Ora Vendola scopre le proprie carte e straparla, che se l’avesse fatto ieri l’altro, Moratti avrebbe vinto. A sentire le sue dichiarazioni i capelli bianchi di cui parlavo nel precedente post, stanno già crescendo. I presagi – confermo – non sono buoni per Milano, né per Napoli né per l’Italia intera. Purtroppo ci si avvia verso un periodo oscuro, dove può accadere tutto e il contrario di tutto. E Vendola già ci fornisce un nutrito incipit. La speranza è che la giunta milanese e napoletana cadano prima del tempo. Sentite che dice il leader di SEL:
Oggi cambia tutto… È doloroso vivere in un Paese in cui improvvisamente appare Borghezio, poi torni a casa e ti ricordi che Gelmini fa il ministro. Però ti accorgi che oggi è cambiato tutto, che l’ipocrisia degli affaristi è stata battuta dalla mitezza di Pisapia.
Deprimente? Direi. Anche perché si potrebbe perfettamente ribaltare il concetto: è doloroso vivere un paese in cui improvvisamente appare Vendola, e poi torni a Milano e ti ricordi che Pisapia è il sindaco della città… O se ci riferiamo a Napoli, che lo è De Magistris. E che dire poi degli affaristi? Dobbiamo ricordare a Vendola lo scandalo sulla sanità pugliese, esploso sotto la sua amministrazione?
Evidentemente il concetto dei due pesi e le due misure di cui ho parlato anzitempo emerge anche nelle opinioni di questi sedicenti democratici e pacifinti, che sotto sotto sono esprimono il solito concetto comunista della mistificazione.
Ma andiamo avanti. Vendola è un fiume in piena e non si limita al disprezzo politico. Prosegue:
Una vittoria imponente, travolgente, un avviso di sfratto per chi occupa Palazzo Chigi. Ora mi aspetto le elezioni anticipate, perchè finisca un incubo.
Vittoria imponente? Travolgente? E solo perché hanno vinto a Milano e Napoli? Mah! La vittoria c’è ed è netta (e su questa non si discute), ma dire che è imponente e travolgente e che giustifica addirittura un avviso di sfratto per il Governo mi pare eccessivo e persino forzato. Ma del resto, la sinistra deve nutrire di aspettative i propri elettori gasati. No? E che dire poi dell’incubo. Se Vendola non vede l’ora che finisca il suo, noi purtroppo stiamo già vivendo il nostro. Immaginare Pisapia a Milano che autorizza la costruzione di una Moschea, o che combina altre robe sinistrate, mi viene l’ansia e la depressione. Vedere l’Italia demolita da questo genere di politiche mi dà un senso di frustrazione enorme. Soprattutto mi piange il cuore per l’incapacità della destra di tenersi stretta Milano e di non essere riuscita a conquistare i napoletani, nonostante la mediocre amministrazione Jervolino.
Eccolo dunque la sinistra che urla vittoria. Ed ecco Vendola che sorride e saluta:
Ora abbracciamo i fratelli rom e musulmani.
Già abbracciamoli, perché un giorno l’Italia sarà loro, e noi saremo gli abusivi che si contenderanno i loro favori. Il declino è iniziato e l’elettore, votando sinistra, ha appena concesso il diritto di usucapione del nostro paese alle culture straniere.
Fonte: Il Giornale