Pubblicato da Federico Di Gioia il 11 febbraio 2012 · 1 commento
L’Arabia Saudita potrebbe acquistare delle testate nucleari nel caso in cui il programma atomico di Teheran non venisse fermato dalle sanzioni internazionali. Questo è quanto trapela da un’inchiesta del quotidiano britannico “The Times” che rivela alcuni dettagli appresi da funzionari sauditi. Riyadh non avrebbe alcuna intenzione di smettere di esercitare pressioni per un disarmo nucleare totale nella regione, incluso l’imprecisato arsenale israeliano, ma, in caso di un positivo test atomico iraniano, non vuole trovarsi costretta a fronteggiare un nemico, dall’altra parte del Golfo Persico, senza una efficace capacità di deterrenza nucleare. Secondo il quotidiano britannico, dunque, alcuni funzionari militari sauditi si starebbero interessando alle piattaforme missilistiche sul mercato, mentre il Pakistan potrebbe rappresentare il miglior offerente per quanto riguarda le testate nucleari.
Tra Riyadh e Islamabad si parla da molto tempo di un probabile accordo di vendita di testate nucleari. I sauditi avrebbero un credito con il Pakistan proprio grazie ai finanziamenti iniziale per lo sviluppo del programma atomico pachistano. I due governi non hanno mai confermato l’esistenza di questo accordo, ma secondo alcuni funzionari occidentali, sostiene il “The Times”, Riyadh sarebbe pronta ad alzare la cornetta per chiamare Islamabad nel preciso istante in cui la situazione nel Golfo dovesse richiederlo.
La possibilità che la famiglia reale saudita acquisisca del potenziale atomico militare andrebbe contro un importante memorandum firmato nel 2008 con gli Stati Uniti in cui Riyadh si impegnava a limitare il suo nucleare a scopi civili. Non è improbabile, però, che oltre ad acquistare testate Riyadh aggiorni il suo programma nucleare provvedendo egli stessa all’arricchimento dell’uranio per potersi garantire, anche sul lungo termine, un accesso agli armamenti atomici. Gli Stati Uniti, oltretutto, potrebbero provvedere loro stessi alla fornitura di armi al regno saudita e non è detto che non se ne sia già parlato nel 2010 quando Washington ha svolto un test sui suoi missili Trident – in grado di trasportare testate nucleari – con la partecipazione proprio dell’Arabia Saudita.