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Sciopero generale in Spagna contro la riforma del lavoro

Creato il 29 marzo 2012 da Worldobserver @W_ObserverNews

Pubblicato da Lello Stelletti il 29 marzo 2012 · Lascia un commento 

Sciopero generale in Spagna contro la riforma del lavoro

Una delle locandina dello sciopero fatte circolare dai sindacati spagnoli

Puoi leggere questo articolo anche su IBTimes-Italia.

La Spagna si ferma oggi a causa dello sciopero generale proclamato per protestare contro la riforma del lavoro. Con la nuova legge varata a febbraio, vengono facilitati i licenziamenti e si riduce l’indennizzo per i licenziati a 33 giorni di salario per ogni anno lavorato, rispetto ai 45 precedenti. La protesta è stata organizzata dai due principali sindacati spagnoli. Questa protesta anticipa di un giorno l’annuncio del premier, Mariano Rajoy, riguardo le nuove misure di austerity che coinvolgeranno il Paese iberico. La speranza delle associazioni sindacali è che la recente tenuta della sinistra alle elezioni locali in Andalusia rafforzi la partecipazione.

Il blocco generale dei lavoratori sta avendo particolari ripercussioni nel settore del trasporto aereo. Le quattro compagnie principali, Iberia, Air Nostrum, Vueling e Air Europa, sono state costrette a cancellare 674 voli in programma oggi. Dal ministero dell’Interno, intanto, è giunto un comunicato che fa sapere che i servizi essenziali saranno garantiti, almeno nelle grandi città. Allo sciopero dovrebbero aderire il 30% dei lavoratori, ma i sindacati dei trasporti hanno accettato di garantire un servizio minimo a livello urbano.

Per i sindacati si tratta di una “massiccia” partecipazione, grazie anche all’appoggio di settori come le industrie chimiche, metallurgiche, tessili e alimentari, oltre a varie imprese impegnate nell’edilizia e nella raccolta dell’immondizia. Addirittura, le due principali reti televisive non trasmettono i loro programmi. Nonostante ciò, il governo del conservatore Rajoy ha già fatto sapere che non ha alcuna intenzione di farsi condizionare dallo sciopero. La riforma, quindi, non è in discussione e resta una priorità necessaria per combattere l’alto tasso di disoccupazione spagnola, giunta al 23%.

Se i primi bollettini non parlavano di nessun particolare incidente, sono già arrivati i primi aggiornamenti che parlano di diversi feriti e una sessantina di arresti. In diversi luoghi sono stati posti dei picchetti per impedire la partenza degli autobus e l’ingresso nei mercati generali. A Madrid, ci sono stati parecchi fermi per disturbo della quiete pubblica e danneggiamento, mentre a Murcia, nel sud del Paese, è stata lanciata una molotov contro un’autovettura della polizia, senza però che vi fosse alcun ferito. Almeno sei poliziotti sono stati lesi in “incidenti isolati”, recita un comunicato del ministero degli Interni, e per questo resta alto il tasso di attenzione dei tanti agenti di polizia dispiegati a protezione di alcuni particolari zone delicate della capitale spagnola Madrid. In serata, infatti, sono previste diverse manifestazioni di protesta.

Lo sciopero è appoggiato dal principale partito di opposizione, il Psoe di Alfredo Rubalcaba, e da tutti i partiti della sinistra spagnola. Si tratta, in effetti, della prima grande prova di forza sul fronte sociale che il neonato governo Rajoy si trova a dover affrontare. La manovra di austerity confermata per domani comprenderà circa 20 miliardi di euro e si tratta del secondo intervento massiccio, dopo quella da 15 già varata a dicembre, per rispettare gli impegni presi con l’Unione europea. Bruxelles, infatti, chiede una riduzione del deficit pubblico dall’8,5%, tasso riscontrato nel 2011, a un più accettabile 5,3% per la fine dell’anno in corso.

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