(la prima neve e un thè bollente a suggellare la giornata…Frai ha capito tutto: non si è schiodato dal camino)
Mi rendo conto che questa nemmeno dovrebbe rientrare nella categoria delle ricette da “foodblog” ma in realtà appartiene così prepotentemente alle ricette del cuore che mi sono sentita quasi in obbligo di parlarvene!
Precisazione: via instagram postando le foto del “dietro le quinte” degli scatti mi hanno chiesto se avessi preso la ricetta da GZ…ovviamente anche_no è stata la mia risposta, ho controllato poi e ho visto che hanno pubblicato (perchè i FOODBLOG postano — i SITI pubblicano) la ricetta di “riso e prezzemolo” sottolineando che sia una ricetta tipicamente lombarda, ecco per l’appunto io che sono più che tipicamente lombarda mi sparo la “minestra di riso” come è sempre stata chiamata a casa mia ogni volta che preparo il brodo di carne, quindi più meno molto spesso!
Questa settimana è stata decisamente fredda, non solo per le avverse condizioni climatiche esterne ma più che altro per quelle interne a casa dato che la caldaia ha deciso che doveva iniziare a grondare come le cascate del niagara proprio ora che si era tranquillamente a -9° e quando ha fatto un caldo da non poterlo sopportare eravamo a -4°.
(Scai come sempre quando c’è neve ha stampata sul muso la gioia pura)
Ditemi voi se aveste preferito una fresca insalatina mista con i fiocchi di latte oppure una tazza fumante da ustione di minestra di riso, in alternanza a brodo, bollito, passato di verdura, zuppa di farro e lenticchie (again and again)?!? Vi dico solo che se non avessimo avuto il camino da accendere avremmo fatto le valigie, chiuso casa fino a che non ci avessero sistemato la caldaia e saremmo andati in trasferta a casa dei rispettivi genitori…lavarsi al mattino con l’acqua che scende a 4° non è stato tanto piacevole, anzi mi ha resa più nervosa di quanto ad una nata sotto il segno del cancro sia naturalmente permesso essere di norma, e io cambio umore molto spesso nell’arco della stessa ora.
(scaldiamo la zampina gelida! e momento di gioco al parco dei miei boys!)
Ingredienti (per 2)
1l brodo leggero di carne
100g riso baldo o vialone nano
Parmigiano grattuggiato a piacere
Prezzemolo tritato a piacere
Per il brodo di carne
400g biancostato
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla steccata con due chiodi di garofano e una foglia di alloro
5l acqua
Sale q.b.
Preparate il brodo di carne (io uso sempre la pentola a pressione che mi dimezza i tempi): mondate la carota e il sedano, dopo averli lavati poneteli nella pentola con la cipolla steccata (vuol dire appoggiarvi la foglia di alloro e “fissarla” con i chiodi di garofano alla cipolla stessa così che in cottura non navighi naufragando da qualche parte), aggiungete la carne e l’acqua fredda; portate a bollore (o a pressione) e cuocete (se a pressione almeno 45 minuti) fino a che la carne sia molto tenera, sempre a fuoco dolce.
Sgrassate il brodo una volta che si è completamente raffreddato e regolate di sale a piacere (io adoro il bollito nudo e crudo ma la morte sua è questa salsa!).
Prelevate circa 1l di brodo (il resto potete usarlo per un ottimo risotto oppure congelarlo in vaschette monoporzione), e riportatelo a leggero bollore.
Unitevi il riso e fatelo cuocere per circa 18-20 minuti, deve risultare morbido ma non sfatto; nel frattempo pulite un mazzetto di prezzemolo e tritatelo fine, grattugiate anche il parmigiano e usate entrambi nelle dosi a vostro gusto per condire il riso una volta che sarà cotto.
Io preferisco avere una minestra brodosa e quindi aggiungo sempre un po’ di brodo mano a mano che il riso lo “beve” cuocendo e non condisco con il parmigiano perché non lo amo nelle preparazioni in brodo, ma ero talmente abituata a vedere i nonni che inondavano di parmigiano tutto quanto che mi sembrava altrettanto naturale includerlo nella lista degli ingredienti!