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Miracle of Love (i vezzeggiativi, i nomignoli, Leopardi)

Creato il 16 giugno 2011 da Olga

Miracle of Love (i vezzeggiativi, i nomignoli, Leopardi)

Dunque stamattina quello leggevo mi annoiava, così mi sono messa a leggere i messaggi che inviano gli altri, in pieno The Big brother mood. Ho scoperto che, pur essendo la metro un luogo in cui non prende molto, la gente ama mettersi al cellulare e scrivere.
Ho visto (con discrezione) una tipa che stava producendo  un messaggio da mandare al suo uomo, e lo modificava di continuo, non nel significato ma nelle particelle grammaticali. Una purista.
Tutto è filato liscio nella mia mente finché non ho letto che il destinatario del messaggio si chiamava “Patato“. E allora, simultaneamente, è partito sul mio ipod “Miracle of Love” degli Eurythmics. Il caso.
Cosa se non l’amore potrebbe renderci più ridicoli nella comunicazione? Miracle of love will take away your pain
Patato.
Poi  a un certo punto ho letto che scriveva (in un altro msg) “Ciao Uomo”. Anche io scrivo “Ciao Uomo” agli uomini > 35, che mi ispirano una naturale simpatia e che hanno un nome troppo lungo, anche per non rendere il messaggio troppo formale “Ciao Sallustio” no, ecco, “Ciao Uomo”.
Quindi ho pensato: io e lei abbiamo qualcosa in comune. Signfiica che devo smetterla di avere questo occhio critico nei suoi confronti, ché potrei anche essere io un giorno così e chiamare “patato” qualcuno.
Nella fattispecie, non credo che avverrà mai. Io invento nomi meno ridicoli ma originali (tipo “Gesù”). Però potrebbe avvenire, non lo escludiamo. Chiamerò patato una patata. Polipo con patati. Sembra molto più formale e serio, dovrebbero pensarci i copy delle patate o dei ristoranti.

Ieri mi è venuto in mente Leopardi. C’era un ragazzo che ne parlava, menzionando quelle definizioni antologiche, tipo “pessimismo cosmico”. Mi ha dato fastidio, ma non ci potevo fare niente, non è che posso sempre fare la reazionaria e mettere i puntini sulle “i”.
In verità se pensiamo a quello che mi è successo in metro è più o meno il percorso leopardiano antologico. E tout se tient.

1a fase. Pessimismo storico: eh sì. quando non c’era il cellulare queste cose non succedevano. E nemmeno quando non c’era la metro.
2a fase. Pessimismo psicologico: non riesco a ad appagarmi completamente criticando la donna
3a fase: pessimismo cosmico. Non sarò mai appagata anche se dovessi criticare tutto il cosmo.

Ma mi salverò. Sapete perché? La solidarietà. Quando ho visto che la tipa scriveva come me, ho capito che siamo tutti nella stessa barca. Nessuno si salverà, o ci salveremo tutti.

Poi, che non riesco ancora a capire come posso scegliere la musica da mettere sull’iphone, è un altro capitolo, molto più vitale. Perché dopo Miracle of Love, naturale hit del giorno, è partita Mrs Robinson.


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