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Miracolo: tagli alla casta

Creato il 31 gennaio 2012 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Miracolo: tagli alla casta!Dopo il rinvio di dicembre,  le promesse che entro gennaio il Parlamento avrebbe tagliato i costi della politica, sono state mantenute,   la scadenza è arrivata: 31 gennaio. Mentana dà la notizia nel Tg de La7. Riduzione dello stipendio con effetto immediato. La Camera ha messo mano agli stipendi.

“Eppur si muove”…e…qualcosa di diverso da oggi c’è!

Gli occhi di tutti erano puntati sulla tanto decantata equità, gli italiani dopo la richiesta dei sacrifici giunta alla velocità della luce, da bravi “San Tommaso” attendevano la resa dei conti. Per rimettere in sesto le finanze dello Stato serviva anche il “sacrificio” dei privilegiati che fino ad ora, indifferenti a tutto e tutti hanno perseguito la logica egoistica del “pancia piena non pensa a quella vuota”.

Tutti coloro che rivestono un ruolo istituzionale, dal presidente della Camera, ai questori, ai presidenti di commissione, saranno sottoposti a un taglio del 10% dell’indennità di ruolo. I dipendenti passeranno al regime pensionistico contributivo, come il resto degli italiani, e non potranno percepire la pensione, il cosiddetto vitalizio, dai cinquant’anni di età, ma almeno dai sessanta. 1.300 euro lordi, circa 700 euro netti in meno alle entrate i di tutti i deputati. Alla luce del fatto che  ogni deputato avrebbe avuto in busta circa 6-700 euro netti in più, con il previsto aumento dell’indennità, cosa che sarebbe risultata molto sgradevole per gli italiani, si è deciso quindi di congelare questo denaro in un fondo. Successivi provvedimenti ne determineranno l’utilizzo. E noi attendiamo.

Miracolo: tagli alla casta!
Dunque è l’inizio di un cambiamento. Una sforbiciata alle indennità.

Le entrate del deputato sono toccate, ma non nell’entità. Cifre che rimangono molto alte rispetto al rapporto qualità-prezzo. Dicono che è  una soluzione provvisoria,  si pensa di fare una legge sullo statuto del collaboratore parlamentare. E noi attendiamo.

Le forbici di Monti colpiscono anche la casta, ma c’è chi si ribella, la Melandri non ci sta. E lo dice chiaro e tondo, che per lei i tagli ai vitalizi per i parlamentari sono un’ingiustizia. Da politico di professione, spiega che ha lasciato gli altri incarichi quando è arrivata a Montecitorio. E quindi adesso per lei sarebbe penalizzante perdere gli emolumenti.

Perché non fanno una bella manifestazione con tanto di corteo? Avranno certamente la solidarietà di chi si vede bloccare gli scatti, gli aumenti contrattuali, l’adeguamento all’inflazione di stipendi e pensioni, la buonuscita, le detrazioni fiscali o  è senza lavoro.

Insomma la categoria dei privilegiati che hanno affossato l’Italia ha anche il coraggio di lamentarsi del contributo richiesto per la salvezza del loro Paese. I politici che sono il simbolo di vizi e privilegi italiani, sono scontenti del  via libera alla riforma dei vitalizi e ad altri tagli che alleggeriranno le buste paga dei parlamentari.

Miracolo: tagli alla casta!
In un mondo nel quale per anni   i privilegi aumentavano, la semplice applicazione del contributivo per i vitalizi è una misura scioccante. Certo, l’adozione del sistema contributivo per il calcolo dei vitalizi è un cambiamento: anche se sarebbe stato preferibile, e più equo, ridurre gli stipendi ai modelli europei, abolire i vitalizi. Certo la riduzione allo stipendio è un segnale ma pensare che i politici si ribellino al fatto di cominciare a prelevare anche dai loro  stipendi e vitalizi, visti i sacrifici chiesti ai cittadini è davvero il colmo.

Spero per loro che facciano il sacrifico di adattarsi…


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COMMENTI (1)

Da cavallotrotto
Inviato il 30 aprile a 11:45
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e non si vergognano !!!!!! caschi il mondo ma loro non cadono mai . anzi hanno la faccia di grande m... , vedi dalema , bersani , vendola , mortadella , e la destra tutta , lasciamo perdere i " comunisti " quelli che il mio è mio e quello che è tuo è mio, monti e il suo governo di pagliacci strapagati , che hanno fatto quello che chiunque sapeva fare meglio e a meno soldi , ma non mollano la cadrega e la grana . perchè non vivete con 700 euro al mese ? vero stronzetti ?