La programmazione estiva televisiva si è conclusa con l’abituale appuntamento, che elegge la più bella d’Italia e che da il via ufficiale al palinsesto autunnale.
Il concorso, nonostante i tempi, non conosce crisi esistenziale, vetrina prestigiosa, per la bellezza e il business. Importante punto di partenza per tutte quelle ragazze che desiderano intraprendere una carriera nel mondo della moda, della pubblicità, e perchè no, del cinema. Sogno di conquista dello sfavillante mondo dello spettacolo, legato alla speranza di essere notate, da qualche importante addetto ai lavori e miraggio di facili opportunità di fama, successo, soldi e…felicità.

Quindi, se si hanno realmente le caratteristiche fisiche partecipare ad un concorso di bellezza vuol dire, avere una concreta possibilità di farsi notare nella scelta e poco importa se si avvalora l’ipotesi che la bellezza è un fenomeno monetario e non più un dono di madre natura.
Non è nemmeno preoccupante che la manifestazione di quest’anno sia stata caratterizzata da un pettegolezzo sulla presunta identità sessuale di una concorrente, perché tutto si può trasformare nel moto contemporaneo: “cogli l’attimo, sfruttalo, perchè sei al centro dell’attenzione”!

Poco importa, se questa strada sia spesso davvero estenuante e provoca stress, frustrazione e lunghe selezioni, tanto c’è il sostegno della famiglia che si commuove e si augura il “meglio” per la propria figlia, che se lo merita, pure.
Poco importa, lo sfruttamento del corpo femminile o maschile, l’ importante è rinnovare l’appuntamento fisso, che richiama tanti turisti, per la gioia dei locali, negozi, alberghi delle varie cittadine che registrano il tutto esaurito per la portata mediatica e il clamore suscitato dall’evento.

Mal che vada qualche candidata di Salsomaggiore verrà candidata alle prossime elezioni politiche e lì non c’è la corona, ma la poltrona!





