Sono passati poco più di sette anni dalla morte di Elliott Smith e lo scorso 21 ottobre, anniversario del suo triste suicidio, la Kill Rock Stars ha pubblicato un'atipica antologia di suoi pezzi. Si chiama An Introduction to... Elliott Smith, raccoglie tracce note e meno note, roba inedita o versione alternative di materiale pubblicato e non è la solita collezione arraffa-soldi. Forse per via del suo valore di introduzione, taglia fuori quasi del tutto l'ultima fase della carriera di Smith, quella più pop e complessa di Figure 8 (presente solo in una traccia, questa), e si concentra sulle melodie acustiche e graffianti, quelle che riprendono i giri di chitarra da Bob Dylan, ma ne aggiornano l'espressività alla disperazione esistenziale della contemporaneità, a una disaffezione per il mondo testimone di rabbia adolescenziale e voglia di affetto da gonfiare il cuore. La prima volta che una canzone di Elliot Smith mi ha colpito non è stato, come per tanti, nella colonna sonora di Will Hunting - Genio ribelle (in cui c'era la stupenda Miss Misery), ma in una scena dei Tenenbaum, questa, in cui Luke Wilson tenta il suicidio tagliandosi le vene e Wes Anderson ci mette sopra Needle in the Hay, da quel momento in poi diventata per me il simbolo di una tristezza senza nome ma vitale, disperata ma malinconica, a suo modo attaccata alla vita. Pure Elliot Smith era a suo modo attaccato alla vita, nella sua voce soffice ci sentivi la dolcezza così come una durezza impossibile da scalfire. Per sé ha scelto la parte disperata, il resto l'ha lasciato nelle sue canzoni.
Magazine Cultura
Sono passati poco più di sette anni dalla morte di Elliott Smith e lo scorso 21 ottobre, anniversario del suo triste suicidio, la Kill Rock Stars ha pubblicato un'atipica antologia di suoi pezzi. Si chiama An Introduction to... Elliott Smith, raccoglie tracce note e meno note, roba inedita o versione alternative di materiale pubblicato e non è la solita collezione arraffa-soldi. Forse per via del suo valore di introduzione, taglia fuori quasi del tutto l'ultima fase della carriera di Smith, quella più pop e complessa di Figure 8 (presente solo in una traccia, questa), e si concentra sulle melodie acustiche e graffianti, quelle che riprendono i giri di chitarra da Bob Dylan, ma ne aggiornano l'espressività alla disperazione esistenziale della contemporaneità, a una disaffezione per il mondo testimone di rabbia adolescenziale e voglia di affetto da gonfiare il cuore. La prima volta che una canzone di Elliot Smith mi ha colpito non è stato, come per tanti, nella colonna sonora di Will Hunting - Genio ribelle (in cui c'era la stupenda Miss Misery), ma in una scena dei Tenenbaum, questa, in cui Luke Wilson tenta il suicidio tagliandosi le vene e Wes Anderson ci mette sopra Needle in the Hay, da quel momento in poi diventata per me il simbolo di una tristezza senza nome ma vitale, disperata ma malinconica, a suo modo attaccata alla vita. Pure Elliot Smith era a suo modo attaccato alla vita, nella sua voce soffice ci sentivi la dolcezza così come una durezza impossibile da scalfire. Per sé ha scelto la parte disperata, il resto l'ha lasciato nelle sue canzoni.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Nell’editoria che vorrei
È triste dover constatare che ciò che va di moda, ciò che il pubblico cerca e gli editori scelgono di portare sugli scaffali veicola comportamenti da... Leggere il seguito
Da Ceenderella
CULTURA, LIBRI -
Gone Girl – L’amore bugiardo
Ben Affleck, sparita la moglie che non amava più, recita la parte del marito disperato davanti alle tv. Titolo: Gone Girl – L’amore bugiardo Cast: Ben Affleck,... Leggere il seguito
Da Sbruuls
CINEMA, CULTURA -
Riviera summer fest 27.06.2015
Ricomincia, dopo una pausa di ben quattro anni, l'avventura del Riviera Summer Fest, ospitato come sempre da Varazze al molo del surf. Per noi di In Your Eyes... Leggere il seguito
Da Iyezine
MUSICA -
Master Blaster al Fantafestival
La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Le vergini suicide
di Jeffrey EugenidesTitolo: Le vergini suicide Titolo originale: The Virgin Suicides Autore: Jeffrey Eugenides (Wikipedia) Nazione: USA Anno prima pubblicazione... Leggere il seguito
Da Phoebes
CULTURA, LIBRI -
Lessico famigliare (Ginzburg)
Natalia Ginzburg è una delle tante voci del panorama letterario italiano che vengono quasi ignorate nella trattazione scolastica che, ovviamente, ha parecchi... Leggere il seguito
Da Athenae Noctua
CULTURA






