Anna La Rosa conduttrice del programma “Telecamere”, in onda la domenica su Rai Tre alle ore 12:25, parla del mondo della moda direttamente da Parigi e poi con gli ospiti in studio: Daniela Santanchè, del Pdl, Paola De Micheli, del Pd e, in collegamento da Milano, con l’editorialista di Rizzoli-Corriere della Sera Mediagroup, Candida Morvillo.
Un percorso che parte da Parigi con un’intervista ad un imprenditore italiano, Alessandro Bastagli, che con i suoi tessuti ha contribuito al successo dei trionfatori della settimana della moda parigina. Parigi, la capitale della moda, degli stili di vita e per i più romantici dell’amore. La settimana delle ultime sfilate ha visto il trionfo dei marchi italiani. I nuovi dettami che attendono le donne saranno le tinte forti, dal rosso ai blu elettric, filati e tessuti innovativi dove la creatività italiana è sinonimo di eccellenza.
Un mondo eccentrico e particolare che ruota attorno al concetto moda, ma, anche di mode, quelle suggestioni che condizionano e impongono stili di vita a tutti noi. Il dominio della vista determina nella società postmoderna lo sviluppo del criterio estetico come principale parametro di valutazione nei rapporti interpersonali e il corpo è oggetto di numerose attenzioni. Lo stile di vita, le dinamiche di consumo e l’interesse per il corpo sono importanti elementi che contribuiscono a costruire e modificare l’identità del soggetto e, di conseguenza, le relazioni sociali che lo coinvolgono. L’idea di fondo è che l’importanza che oggi ha il corpo sia il risultato del continuo tentativo, da parte del soggetto, di differenziarsi dagli altri e acquisire, quindi, una propria identità.Nino Benvenuti: ” l’abbigliamento deve essere bello, accompagnare l’atleta, anche ai miei tempi, uno che indossava un marchio famoso era già arrivato, era un onore, era già sentirsi campione“.
Oggi, siamo tutti consapevoli che il benessere coincide con il vivere più a lungo e bene, un fattore che lega sovrapposiszioni e buon gusto. La moda è aleatoria, effimera forse, ma, fa parte della nostra vita. Viviamo l’attuale primato del mondo dell’immagine, sul corpo e sui meccanismi che vengono messi in atto risiede la risposta a questo dominio dell’apparenza. La moda non è qualcosa che va e viene ma, crea mondi, si evolve socialmente nel globale e sarà sempre più pratica e presente nel nostro quotidiano in un’assoluta velocità percettiva. Dunque ha una corrispondenza nella quotidianità, nel modo di pensare e nell’immagine del sé?
Calandoci nel presente, l’attuale governo tecnico ha rivoluzionato l’immagine dell’Italia nel mondo, cancellando tutte le frivolezze. E la moda detta lo stile, come nel caso del loden di Monti. E’ un segnale della personalità che lo contraddistingue, come in passato lo sono stati altri dettagli legati a personaggi politici: il sigaro di Winston Churchill, gli occhiali alla Gramsci, la pipa di Pertini, , il portaocchiali di Bertinotti. E sopra tutti, il basco del Che che detiene il primato assoluto nell’immaginario collettivo. Segnali di personalità che vengono ricordate e i loro oggetti assumono una funzione specifica che consente di ricordarle. Mario Monti, del famoso cappotto ne ha fatto un segno distintivo. Quasi a simboleggiare l’avvento di una nuova austerità in questo momento di crisi. Innalzandolo così a baluardo di una nuova stagione politica, in antitesi, se non altro, con le bandane, le vestaglie da camera in seta, le canottiere, i bermuda a cui il popolo italiano si era quasi abituato. Con il passare degli anni e delle mode, il loden verde è rimasto una costante del guardaroba di intellettuali, professori universitari e radical chic di ogni sorta, come simbolo di sobrietà e professionalità.La Santanchè interviene a difesa del suo look:” La femminilità in politica non è facile, nell’ambiente politico, che è uomo, è decisivo, perché se l’abbilgiamento dell’uomo coincide con il pensiero e la personalità, la femminiltà non inficia le competenze, sono convinta che sia vincente lo stile di se. Oggi trovo molti mascheramenti che non mi danno fiducia, non è che se indosso un loden sono capace e autorevole, io ho combattuto da quando ero a Cuneo, volevo essere unica, me stessa”!
Forse l’ex ministro non si rende conto che Monti può essere apprezzato al di là del suo abbigliamento. Questa tendenza di nuovo ha ben poco. E basta fare un giro per le Università di tutta Italia per vedere tonnellate di “piccoli” Monti. Forse sarebbe opportuno ricordarle l’ammonizione di Plutarco: “Nulla rivela meglio il carattere di un uomo quanto il suo modo di comportarsi quando detiene un potere sugli altri”. Insomma, con buona pace della Santanché, oggi a fare fede per il premier più che la firma è lo spread!