Scrive chi legge
Da mesi a Monastir un comitato di genitori (visita gruppo facebook) è mobilitato contro la decisione dell’amministrazione comunale di sopprimere il servizio Scuolabus. La notizia ha fatto capolino il 6 settembre nella pagina della provincia di Cagliari de L’Unione Sarda, in un articolo (leggi qui) contestato dai genitori, i quali ci hanno chiesto di dare spazio alla loro replica.
Come sempre il nostro blog è a disposizione.
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Buongiorno
ho letto l’articolo, a firma di Ignazio Pillosu su L’Unione Sarda del 6 settembre , circa lo scuolabus di Monastir che l’amministrazione vorrebbe sopprimere. Spiace che il corrispondente, pur avvertito da parecchi giorni dell’esistenza in paese di un comitato spontaneo contro la soppressione dello scuolabus, abbia sentito la necessità di ascoltare solo la voce degli amministratori incorrendo in due fondamentali inesattezze e sorvolando su altri fatti che penso meritino attenzione.
All’inizio di agosto si è costituito un comitato spontaneo formato da tutti i genitori (salvo due) dei 20 (VENTI) bambini che nell’anno scolastico 2012-2013 hanno diritto allo scuolabus perché abitano fuori dal centro abitato, o lungo la SS 131, della costituzione di questo comitato spontaneo e del fatto che io ne sia il portavoce è stata avvertita l’amministrazione;
L’amministrazione ha effettuato un tentativo maldestro di risolvere il problema convocando, parte dei genitori che, lo scorso anno, utilizzavano lo scuolabus per 12 loro figli, e proponendo ad alcuni di loro un rimborso di qualche decina di euro per portare a scuola anche gli altri bambini oltre che i loro: TUTTI i genitori presenti rifiutarono la proposta; questo è stato definito cattivo comportamento dall’assessore alla pubblica istruzione luca cinus che ha non più convocato una riunione pur annunciata nel corso di quel primo incontro.
In questo mese il comitato ha raccolto oltre 500 firme su una petizione (leggi il testo) che è possibile tuttora firmare in molte attività del paese; le prime 500 saranno consegnate al sindaco, signor Ignazio Puddu domani.
Circa la cifra di fantasia dei 40.000 euro non so come l’assessore l’abbia giustificata visto che non ha fornito dati disaggregati sul capitolo di bilancio relativo; ma da comparazioni con servizi analoghi di altri comuni, non pensiamo che la cifra possa essere superiore ai 18/20.000 euro per carburante, manutenzione, assicurazione visto che l’autista è dipendente comunale e il pullmino e di proprietà comunale;
Sinceramente sopprimere un servizio che è utile per molte famiglie che abitano fuori paese (non in ville con piscina) oltre che interrompere un servizio indispensabile per chi non può (per orari di lavoro o altri motivi) accompagnare e riprendere i figli a scuola appare davvero risibile (quasi osceno per questo costo) per un comune che, oltre a non avere avviato nessuna revisione della sua spesa, incassa un bel po di soldi (oltre 2,5 mln di euro) dall’autovelox
A vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento
Cordiali saluti
Nicola Simeone
Portavoce Comitato spontaneo contro la soppressione dello scuolabus Monastir